Giorn-di-bordo

La «spartizione delle acque» e il Nautico beffato

Antonio Risolo

Finisce nel peggiore dei modi la «spartizione delle acque» della Nuova Darsena Nautica di Genova. I membri dell'Authority hanno assegnato la concessione come segue: il 40% degli spazi per 4 anni ai Saloni Nautici (società controllata da Ucina Confindustria Nautica); il 60%, per 20 anni, ad Amico & Co, cantiere di riparazioni navali. Salomone avrebbe fatto di meglio.

Del resto, Ucina aveva già espresso la sua contrarietà alla «convivenza»: «I numerosi tentativi di un accordo con Amico & Co, reiterati nell'ultimo anno - recita la nota di Ucina diffusa prima della «sentenza» - non hanno avuto esito positivo, sia per l'inconciliabilità delle visioni esistenti, sia per l'ingiustificato rifiuto del cantiere Amico - nomen omen, ndr - di impegnarsi a non organizzare eventi in concorrenza con il Salone Nautico di Genova». Secondo Paolo Emilio Signorini, presidente dell'Authority, invece, «la nuova configurazione della Darsena Nautica garantisce una migliore valorizzazione del compendio durante tutto l'anno, maggiori investimenti sull'area - pari a oltre 6 milioni di euro, sommando quelli programmati da I Saloni Nautici e da Amico & Co - e garantisce anche un canone più che doppio rispetto al passato per le casse dell'Autorità di Sistema del Mar Ligure Occidentale».

L'associazione confindustriale guidata da Carla Demaria, non commenta la decisione. Soprattutto perché il sindaco di Genova, Marco Bucci, il governatore della Liguria, Giovanni Toti, e lo stesso Paolo Emilio Signorini, avevano promesso solennemente, e in più occasioni pubbliche, la «tutela del Salone Nautico Internazionale di Genova».

Probabilmente la risposta di Ucina arriverà nel corso della conferenza stampa per la presentazione del Nautico 2018, in programma proprio a Palazzo Turci (sede del comune di Genova) il 3 settembre prossimo. Il barometro segna già forte imbarazzo, anche perché Amico & Co è un socio di Nautica Italiana, l'associazione rivale. Se la «tutela del Nautico» è questa..

. Anche no, grazie!

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