Cultura e Spettacoli

2016, annus horribilis per la musica

Da David Bowie a Prince fino a George Micheal. Il 2016 ha visto il decesso di molte icone della musica pop

2016, annus horribilis per la musica

La morte di George Michael è arrivata al termine di un 'anno horribilis' per la musica pop e non solo.

Il 10 gennaio è deceduto David Bowie, colpito da un tumore a 69 anni, due giorni dopo la pubblicazione dell'album "Blackstar". Glenn Frey, chitarrista e co-fondatore degli Eagles di "Hotel California" è morto il 18 gennaio all'età di 67 anni per le complicazioni di un'artrite reumatica. Dieci giorni dopo ci lascia Paul Kantner, all’età di 74 anni, co-fondatore dei Jefferson Airplane, band del rock psichedelico. Il 4 febbraio muore il fondatore degli Earth, Wind & Fire Maurice White, affetto dal morbo di Parkinson muore, anch’egli 74enne.Keith Emerson, tastierista e fondatore degli Emerson Lake & Palmer, invece, si è suicidato nella sua casa di Los Angeles l'11 marzo, all'età di 71 anni.

Nove mesi dopo, all’età di 69 anni, si è spento, a causa di un tumore anche l'altro co-fondatore, Greg Lake. Il 22 marzo Phife Dawag, rapper americano della band A Tribe Called Quest, muore a 45 anni per un diabete. Il leggendario cantante country Merle Haggard è morto il 16 aprile nel giorno del suo 79mo compleanno. Due giorni dopo è la volta di Prince, spentosi a 57 anni per un'overdose di farmaci. Lo scorso 7 novembre, dopo la pubblicazione del suo ultimo album, viene a mancare a 82 anni il cantante canadese Leonard Cohen.

L'ambasciatrice del soul e funk, Sharon Jones, 60 anni, se ne è andata il 18 novembre scorso per un tumore, mentre il chitarrista degli Status Quo, Rick Parfitt è deceduto il 24 dicembre all'eta di 68 anni per una grave infezione.

Commenti