Cultura e Spettacoli

Addio a Luigi De Filippo, ultimo erede della dinastia di attori

L'attore aveva 87 anni. Fino a metà gennaio era stato in scena a Roma con "Natale in casa Cupiello" dello zio Eduardo

Addio a Luigi De Filippo, ultimo erede della dinastia di attori

Lutto per il mondo del teatro: è morto a 87 annu a Roma l'attore, regista e commediografo Luigi De Filippo.

Nato a Napoli il 10 agosto, Luigi era figlio di Peppino De Filippo e nipote di Eduardo. Era l'ultimo erede della storica dinastia.

De Filippo aveva debuttato nel 1951, a 21 anni, nella compagnia paterna. Negli anni sessanta era apparso in qualche film della commedia all'italiana, ma il teatro è sempre stato il suo grande amore. Fino a metà gennaio era stato in scena, con "Natale in casa Cupiello", al Teatro Parioli di Roma di cui era direttore artistico. "Un risarcimento della vita", l'aveva definito nella sua ultima intervista a ilGiornale, parlando di papà Peppino e zio Eduardo: "Per una vita intera ho tentato di rappacificare mio padre con mio zio", raccontava a gennaio, "E talvolta ci riuscivo anche. Ma durava poco. C’era fra loro una rivalità forse inevitabile: la gelosia di apparire il migliore, la smania di dimostrarsi il più bravo. E due galli nello stesso pollaio...".

Luigi De Filippo è autore di commedie di particolare successo. Le sue opere, fra cui "La commedia de re buffone e del buffone re", "Storia strana su di una terrazza napoletana", "Buffo napoletano", "Come e perché crollò il Colosseo", "La fortuna di nascere a Napoli", sono state più volte rappresentate sia in teatro che in televisione. Nel 1989 al Festival delle Ville Vesuviane Luigi De Filippo presenta una sua personalissima interpretazione in lingua napoletana del "Malato immaginario" di Moliére, e vince il Biglietto d'oro Agis come campione d'incassi, ripetendosi poi nel 1990. Con la sua compagnia, oltre ai testi di famiglia ha recitato, tra gli altri, anche Gogol e Pirandello. Per parte del decennio successivo è direttore artistico del Teatro delle Muse di Roma, e nel 1999, insieme alla moglie Laura Tibaldi, costituisce la società "I due della città del sole", impegnandosi a produrre non solo i suoi spettacoli, ma anche opere di altri giovani attori e autori napoletani.

Nel corso della sua carriera, poi, Luigi ha fatto anche alcune incursioni in campi diversi da quello del teatro. Per la tv ha scritto vari testi: "Peppino al balcone", "P come Peppino", "L'applauso di questo rispettabile pubblico", "Buona sera, con Peppino De Filippo". Inoltre, Luigi De Filippo ha scritto alcuni libri: "Il suicida", "Lo sgarro", "Pulcinella amore mio!", "il segreto di Pulcinella", "Buffo napoletano", "De Filippo & De Filippo", "Oje vita, Oje vita mia!", "La fortuna di nascere a Napoli", e infine "Un cuore in palcoscenico", autobiografia edita da Mursia. Luigi De Filippo è interprete di circa 50 film e di vari sceneggiati televisive, e ha interpretato e diretto numerose commedie per la Rai. Nel 2001 ha festeggiato i suoi cinquanta anni di attività teatrale, ricevendo, fra gli altri riconoscimenti, il Premio Personalità Europea in Campidoglio.

Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 2005 lo ha insignito della onorificenza di Grande Ufficiale della Repubblica per particolari meriti artistici.

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