Cultura e Spettacoli

Alessandro Manzoni: 153 nuove lettere del carteggio

È un piccolo tesoro, scoperto nello sterminato carteggio di Alessandro Manzoni. Sono 153 lettere inedite (e altre 8 parzialmente edite), in gran parte a firma di corrispondenti dell'autore dei Promessi sposi. Ma ci sono anche 7 brevi missive inedite di don Lisander. Sono il frutto di una ricognizione di fondi archivistici pubblici e privati, in Italia e all'estero, compiuta da Irene Gambacorti, ricercatrice del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università di Firenze, e Laura Diafani, ex assegnista di ricerca dell'Ateneo fiorentino. Le possiamo leggere nella nuova pubblicazione (divisa in due tomi) dei Carteggi letterari, promossa dal Centro Nazionale Studi Manzoniani, che viene presentata oggi a Firenze (ore 15,30 alla Sala Comparetti, piazza Brunelleschi, 4) in un incontro cui intervengono, con le curatrici, il presidente del Centro Nazionale Studi Manzoniani, Angelo Stella, Pierantonio Frare dell'Università Cattolica di Milano, e Marco Biffi, docente di linguistica italiana presso l'Ateneo fiorentino.

Il carteggio letterario, spiega Irene Gambacorti, è «una sorta di specchio privilegiato, che restituisce pagine essenziali della cultura italiana ed europea dell'Ottocento attraverso lo spazio di settant'anni, da Napoleone a Porta Pia. E offre dialoghi epistolari di capitale importanza per l'avventura artistica manzoniana: da Grossi a Tommaseo, da Giusti a Capponi». Si va dall'idillio Adda, sottoposto dal diciottenne Manzoni a Vincenzo Monti, agli studi storici e linguistici del padre della patria ottuagenario. Sono già stati pubblicati i volumi dedicati agli scambi epistolari con Claude Fauriel e con Antonio Rosmini, due tomi di Carteggi familiari e un primo volume di Carteggi letterari, nel 2010, dedicato soprattutto a Gaetano Cattaneo e ai corrispondenti tedeschi.

Ciò che viene presentato oggi a Firenze, dice Irene Gambacorti, è «il romanzo di un'avventura intellettuale, in una vita schiva e riservata, all'apparenza priva di eventi clamorosi. Ma non mancano, con gli amici, spunti giocosi e ironici, e tratti affettuosi». Insomma, una trama di incontri, letture, scambi che forma il vivo tessuto culturale dell'Ottocento, con il contemporaneo dibattito politico, religioso, filosofico, in ambito nazionale ed europeo.

RedCult

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