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Anastasio critica Maurizio Sarri: "Sei andato alla Juve, il potere che sfidavamo"

Anastasio non ha preso bene il passaggio di Maurizio Sarri alla Juventus e, in un lungo sfogo su Instagram, ha raccontato tutta la sua delusione per una persona che considerava un condottiero

Anastasio critica Maurizio Sarri: "Sei andato alla Juve, il potere che sfidavamo"

L’arrivo di Maurizio Sarri alla Juventus ha scatenato diverse reazioni da parte dei tifosi napoletani: tra queste, anche quella del rapper Anastasio, ultimo vincitore di X Factor, che dopo aver dedicato uno dei suoi brani al mister, sembra aver radicalmente cambiato opinione sul suo conto.

Si intitola proprio “Come Maurizio Sarri” il pezzo che Anastasio ha scritto e composto per il neo allenatore della Juventus, al quale ha raccontato di essersi sempre ispirato in quanto uomo che non si inginocchia davanti ai poteri forti, che segue i suoi ideali e che è sempre pronto a fare la rivoluzione. La notizia che Sarri, però, abbia firmato l’accordo con la Juve diventandone dalla prossima stagione calcistica l’allenatore, ha fatto ricredere Anastasio che, con una serie di Instagram story, ha dato sfogo alla sua grande delusione.

Il calcio è un passatempo, di calcio ne parlerei per ore sapendo di starmi concedendo una parentesi di idiozia, lo so e ne ho bisogno – ha esordito il vincitore di X Factor sui social - . Parlando di calcio mi prendo spesso molto sul serio ma lo so che c'è un inganno di fondo, che è serietà ingiustificata. Nel calcio c'è (c'era) un sottile velo di magia, quello che io chiamo 'la favola'. Le favole per definizione non sono vere, ma si tengono miracolosamente in piedi finché ci si crede e il calcio è questo: bello e spensierato”.

Il mio Napoli, ad esempio, nel concreto non ha alcun romanticismo, l'SSC Napoli è un'azienda, ovvero l'antipoesia, ma diventa romantica nella favola che ogni tifoso vi proietta, è tutto un gioco, lo sappiamo. Ma se togli la favola muore la passione, e muore il calcio, i ventidue guerrieri in campo diventano ventidue ragionieri in mutande che rincorrono un pallone, il prestigiatore svela il trucco – ha continuato a scrivere lui - . Maurizio, parlo a te: eri il mio condottiero, depositario di valori che forse ancora ti appartengono, ma non sei più simbolico. Dove c'era un Comandante vedo solo un uomo molto bravo a organizzare una squadra di ragionieri. Sei andato con loro, col potere che giocavamo a sfidare. Non lo so se siamo stati noi a costruire tutto o se anche tu ti sentivi parte della rivoluzione, so solo che si è rotto il gioco, è morta una favola. Pazienza. La sigaretta la romperò per una buona causa, promesso”.

Anastasio, infine, ha annunciato che non ritirerà la canzone dedicata a Sarri, ma ne scriverà una seconda.

Anastasio vs Maurizio Sarri

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