Cultura e Spettacoli

"Antipatica? Forse Ma mi sono cucinata tutti gli altri cuochi"

Tiziana, l'avvocato vincitrice di Masterchef su Sky: "Sì, mio marito è di Finmeccanica, ma non conta nulla"

"Antipatica? Forse Ma mi sono cucinata tutti gli altri cuochi"

MasterChef: innanzitutto, non è finita. Casting per la nuova edizione ai nastri di partenza, repliche di quest'ultima in onda in chiaro sul canale Cielo dal 19 marzo, Masterchef The Movie in onda il 28 febbraio in prima serata su Sky Uno Hd, e poi versioni per tutti i gusti, da MasterChef India al via dal 17 marzo su Babel fino alla prossima maturanda edizione Junior per i bambini. Dopo aver visto le cifre del successo (un milione e mezzo di spettatori a settimana, punte di permanenza sul programma dell'80% , 35.000 tweet solo la sera della finale), nessuno a Sky è così matto da spegnere i fornelli e comandare il rompete le righe.

Detto tutto ciò, lo spazio d'onore va a lei: Tiziana Stefanelli, 41 anni, avvocato di taglia forte prima di tutto nel carattere, vincitrice della 2a edizione di MasterChef, colei che ha primeggiato sui finalisti Andrea Marconetti, timido informatico 37enne, e Maurizio Rosazza Prin, estroso scrittore e pittore di 33 anni. «Come li ho battuti? - spiega in tutta sincerità la vincitrice -. Semplicemente sbagliando di meno. Ero concentrata ma rilassata, la puntata mi è passata più facilmente rispetto alla semifinale. I loro errori? Maurizio ha perso sul dolce, sbagliando la consistenza. Andrea, incredibilmente, sul suo cavallo di battaglia: l'agnello».

Oggettiva e realista come sempre. Con quell'asciuttezza che l'ha resa, per tutte le puntate della seconda edizione, «l'antipatica sola contro tutti», quella dell'oil-gate, il colpo malandrino del filo d'olio fuori tempo massimo, quella che «se avevo due minuti di tempo non andavo a prendere il caffè con gli altri concorrenti, ma telefonavo alla mia famiglia», infine quella che «mi faccio un culo così» ben scandito in studio. Battitore libero? «Sì - spiega Tiziana - Ero lì per vincere e per crescere, per correggermi».

Passione da ragazzina («Quando ho visto per la prima volta MasterChef è stato un colpo di fulmine: roba da fan come non mi succedeva dai tempi della scuola e dei Duran Duran»), grinta da avvocato che, tra l'altro, ha mantenuto il segreto per mesi anche con amici e parenti, essendo MasterChef un programma registrato: «É stata come una gravidanza, quando sedimenti l'idea, ti abitui a nuovi concetti e alle cose bellissime che dovranno succedere oggi». Quali? «Un libro di ricette intitolato Avvocato in cucina, che sto terminando e che uscirà in primavera: mi rappresenta a prescindere da ciò che venderà, per me è come un figlio». Non un ristorante però, «perché il ristorante che volevo io, quello dove ho dato il primo bacio a mio marito, non me lo vendono. Qual è? Figuriamoci se lo dico: mi hanno detto di no e dunque non gli faccio pubblicità. Se però avessi una cucina mia, assumerei i giovani del mio MasterChef, Suien, Giorgio il siciliano, Agnese».

Per i tre giudici, solo parole buone: «Cracco? Per lui ho stima e ammirazione, e penso sia reciproca. Con lui mi sono arrabbiata solo quando mi ha dato dell'avvocato delle cause perse. Barbieri è invece ciò che vorrei essere: eleganza, garbo, pulizia. Ora in cucina ci metto due minuti di più, ma cerco di fare come lui. Bastianich è simpatico, mi ha ripreso per l'oil-gate ma non sono mai stata trattata male. Anche perché io tra i peggiori sono finita una volta sola».

Le ultime risposte sono tutte per i tweet sui 100.000 euro vinti («Dovrei sentirmi in colpa perché sono già benestante? Figuriamoci: vengo da una famiglia modesta, madre casalinga, anni di studio e fatica. Mi sono guadagnata tutto») e per un caso scottante che la lambisce: il marito Paolo Girasole è stato dirigente di Finmeccanica in India tra il 2009 e il 2012, proprio nella stagione delle cosiddette tangenti del colosso italiano. «Ho vissuto in India, ho avuto contatti con uno studio legale indiano che è accreditato presso la nostra ambasciata, non ho nulla di cui vergognarmi. Mio marito? Il suo profilo professionale in loco non è mai stato a un livello tale da poter gestire o sapere qualcosa.

Ieri forse potevo lamentarmi, oggi a conti fatti sono felice che non contasse poi così tanto».

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