Cultura e Spettacoli

Asta record: Monet venduto a 110.747.000 milioni di dollari

Il padre dell’Impressionismo è stato aggiudicato in una asta della nota casa Sotheby’s a New York

Asta record: Monet venduto a 110.747.000 milioni di dollari

Si racconta che Picasso replicò ad un giornalista che lo intervistava: "Perché in casa mia non ci sono appesi miei dipinti? È perché non posso permettermeli". Prendendo in giro il giornalista e tutto il "sistema dell’arte".

Non sappiamo se l’aneddoto sia vero o solo una divertente attribuzione, però ci sarebbe davvero da chiedersi: cosa penserebbe oggi Monet se sapesse che un suo quadro è stato venduto a 110.747.000 milioni di dollari?

Non è la prima volta, infatti, che il pittore francese, padre dell’Impressionismo, raggiunge queste vette di mercato. Appena un anno fa, infatti, il dipinto “Ninfee in fiore” fu aggiudicato per 84,6 milioni di dollari in un’asta della casa Christie’s, determinandone il record per l’autore, almeno fino a qualche giorno fa.

L’opera che scalza le Ninfee fa parte della raccolta “Les Meules” ovvero “I covoni": 25 dipinti tutti con lo stesso paesaggio, ovvero mucchi di fieno.

La rivoluzione pittorica messa in atto dagli Impressionisti come Monet, Pissarro, Cézanne si perpetrava soprattutto attraverso la pratica pittorica dell’en plein air, ovvero del dipingere all’aria aperta, osservando direttamente il paesaggio immersi nella realtà della natura e del dipinto. Per questo motivo non erano affatto rare le opere con la stessa veduta dipinta in orari diversi del giorno o in mesi diversi dell’anno.

Monet prediligeva paesaggi con mucchi di fieno, che osservava nelle campagne vicino la sua abitazione a Giverny, in Normandia. L’opera aggiudicata, come riporta il Corriere della Sera, fa parte delle otto dell’intera collezione “Les Meules, che ancora appartengono ad una collezione privata, mentre le restanti 17 sono sparse nelle collezioni dei più prestigiosi musei del mondo, come il Metropolitan Museum di New York, il Musée d’Orsay di Parigi e l’Art Institute di Chicago.

I paesaggi coloratissimi erano per gli Impressionisti orizzonti di vita piccolo borghese, valori di una società semplice, tranquilla e modesta.

Un evidente contraddizione con il prezzo d’aggiudicazione.

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