Cultura e Spettacoli

Baby: dal 30 novembre su Netflix la serie sulle squillo dei Parioli

Dal 30 novembre è in arrivo su Netflix la serie "Baby" ispirata ad un recente fatto di cronaca, 4 gli sceneggiatori coinvolti, tre i registi

Baby: dal 30 novembre su Netflix la serie sulle squillo dei Parioli

È stata presentata oggi alla stampa la seconda serie italiana prodotta da Netflix. Si tratta di “Baby”, e verrà distribuita dal colosso dello streaming venerdì 30 novembre. Sei sono gli episodi previsti. Dopo la serie di Suburra, ora l’Italia realizza un’altra serie-inchiesta ispirata ad un notissimo fatto di cronaca giudiziaria.

La storia di Baby è liberamente ispirata alle vicende delle squillo dei Parioli che vendevano i loro corpi in cambio di regali dai propri clienti. In realtà, come ha affermato il creatore dello show, Baby è un racconto di formazione, di crescita e di redazione incentrato su un gruppo ben assortito di adolescenti romani. Ognuno dei protagonisti intraprenderà, a suo modo, un percorso verso l’età adulta. “È stata una grandissima opportunità poter raccontare un tema così scottante in un prodotto destinato al pubblico televisivo” afferma il regista Andrea De Sica, “Baby è una serie molto importante, dalle grandi opportunità.” La freschezza del progetto sta nel fatto che tutti gli episodi sono stati scritti da un collettivo di giovani autori, chiamati i Grams, i quali da vicino hanno studiato i vizi e le virtù degli adolescenti di oggi. 4 gli sceneggiatori ufficiali, un musicista, tale Yakamoto Kotzuga, che ha firmato la colonna sonora, tre i registi che si sono avvicendati nella direzione dei singoli episodi. E con un cast di volti noti tra cui Claudia Pandolfi, Benedetta Porcaroli e Riccardo Mandolini.

I teen-drama come Baby sono la parte essenziale della programmazione seriale che prospera all’interno del web.

SkamItalia di Tim Vision ad esempio, è un altro prodotto che sta facendo molto parlare di sé.

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