Cultura e Spettacoli

La bacchettata

Otto concerti (fino al 4 novembre), suddivisi tra Palazzetto Bru Zane e Scuola Grande di San Giovanni Evangelista a Venezia, costituiscono il Festival Antoine Reicha. Compositore boemo, amico di Beethoven e Haydn, naturalizzato francese, Antonin/Antoine Reicha, fu docente di armonia e contrappunto di fama europea, molto devoto ai suoi grandi allievi (Liszt, Berlioz, Gounod, Franck). Per i conservatori dell'epoca era in odore di eresia, oscillando fra «l'espressione di una levità ereditata dal classicismo e un gusto marcato per la sperimentazione teorica, al limite della visionarietà.». Come sottolineano i responsabili artistici del Palazzetto Bru Zane, Reicha è un compositore ponte tra «l'arte germanica e l'insegnamento musicale francese, restio all'armonia beethoveniana quanto alla cantabilità rossiniana». In parallelo ai concerti e ai convegni, i più curiosi potranno ascoltare nuove incisioni di musica da camera: trii, quartetti e quintetti con gli eccellenti solisti della Chapelle Musicale fondata dalla Regina Elisabetta del Belgio nei pressi di Waterloo (etichetta Alpha) e le suggestive opere per pianoforte solo, registrate dall'altrettanto valoroso pianista serbo-americano Ivan Ilic (Chandos).

Sarà così possibile comprendere la personalità di un compositore-docente che si autodefiniva uno sperimentatore: «sono sempre stato spinto dal desiderio di comporre qualcosa di straordinario non ci riuscivo mai così bene come quando osavo combinazioni e sfruttavo idee alle quali i miei predecessori non avevano mai pensato».

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