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Baciano, sparano, tradiscono Le sexy eroine di Hollywood

Una volta erano i maschi a menare le mani: ora sono le dive. Sempre più scatenate. Dalla Johansson di Lucy alla Green di Sin City, ecco le eredi di Uma Thurman

Baciano, sparano, tradiscono Le sexy eroine di Hollywood

Il lavoro sporco, di solito, lo facevano in esclusiva Sylvester Stallone, Arnold Schwarzenegger, Bruce Willis e altri persuasivi mascalzoni. Però basta alzare gli occhi sui giganteschi manifesti dell'imminente Expendables 3 , affissi in città, e subito arriva un senso d'insopprimibile déjà vu, quanto a muscoli oliati e bazooka a tracolla. Quel testosterone anni Ottanta, che noia. Invecchiano di colpo gli eroi muscolari dei film d'azione e oltre la loro ragguardevole età anagrafica, di fronte all'avanzata di Lucy e le altre come Saoirse Ronan di Hanna . Donne giovani, belle e rotte a tutto. Eroine sexy che non devono più mostrarsi androgine come l'ossuta Sigourney Weaver, quand'era Ripley, che in Alien (1979) lottava da sola contro mostri d'altri pianeti. Né raparsi a zero come Demi Moore in Soldato Jane e neanche essere modelle seccardine, ma eleganti nelle sparatorie veloci, come Anne Parillaud, la tossicomane Nikita , nel film del francese Luc Besson che ha fatto scuola. Basta col binomio azione-androginia: è il momento delle curve, che da sole sono armi letali.

Non si tratta più soltanto di fare a pugni, correre e saltare: bisogna essere femmine, smart e superdotate di cervello. Come Lucy, protagonista dell'omonimo thriller di Besson, uno che ha capito come coniugare risolutezza e femminilità. Calando l'asso nel corpo tutt'altro che filiforme di Scarlett Johansson, che già aveva fatto impazzire le platee in Avengers come Vedova Nera, supereroina Marvel di grande impatto visivo. E che adesso (dal 4 settembre) promette sfracelli in missioni ad alto rischio, dove sfrutta super-capacità intellettive tra Taipei e Parigi, insieme a Morgan Freeman. Nel ruolo d'una studentessa americana a Taipei, coinvolta in un giro di droga, Lucy si ritrova cucito nell'intestino un sacchetto con una bella quantità di droga sintetica CPH4, in cristalli. Sfortunatamente per lei, ma fortunatamente per il film, ieri in anteprima a Locarno, la dose massiccia di stupefacenti si scioglie nel suo corpo, finendo nel cervello: così Lucy, improvvisamente traduce dal mandarino e sposta gli oggetti col pensiero, spara con precisione millimetrica e assume una superiore capacità cerebrale.

Fine della leggenda «usiamo il cervello solo al 10 per cento» (come dice il Professor Norman, alias Morgan Freeman) e inizio del superpotere rosa. Anche un po' robotica, tra De Palma e Cronenberg, l'onniscienza telepatica di Lucy, che digita su due laptop contemporaneamente, non può fare a meno delle forme generose di Scarlett, amata pure quando non compare. Come in Her , dove presta soltanto la voce a un computer, che fa innamorare Joaquin Phoenix.

Rambo, Dutch e McClane comunque dovranno capitolare, perché le majors hanno capito che la platea femminile ama i film d'azione e che la platea maschile adora i film d'azione, quando le protagoniste sono donne attraenti. Donne di potere e di sesso, che sparano e baciano. Apripista di tale tendenza è stata Jennifer Lawrence, con la sua Katniss: sensuale e combattente nella serie Hunger Games , la sua leader incocca la freccia e incendia i cuori.

Ma infiamma anche il box-office, tanto che è pronto il terzo film della saga The Hunger Games: Mockingiay , al quale risponderà, testa a testa, un Divergent 2 , con la paladina sexy Shailene Woodley. Altro che le caserecce battaglie divistiche di casa nostra Lollo-Loren, Muti-Giorgi: qua l'antagonismo femminile ha alzato il tiro e punta non soltanto sul fascino, ma anche sul revolver. Sembra proprio sia cominciata l'epoca d'oro delle femmes fatales inseparabili dal «ferro», se dietro l'angolo spunta Sin City: Una donna per cui uccidere , dove Eva Green è un'altra donna con superpoteri: la sua Vanessa dagli occhi di giada si connette con l'Aldilà, legge i tarocchi e domina una forza oscura dentro di sé.

Per la verità, la madre di tutte le eroine sexy è Beatrix Kiddo di Kill Bill , una Uma Thurman molto convincente in tuta gialla, quando Quentin Tarantino la manda a uccidere colui che le ha spezzato il cuore.

Se agli eroi degli action-movie non è concesso soffrire per amore, alle eroine sì: pezzi da forca come Milla Jovovich in Resident Evil , o come Lucy, però ai sentimenti ci tengono.

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