Cultura e Spettacoli

Ballarò, l'addio di Giannini: "Rottamati perché con il pubblico"

Il saluto al pubblico è una polemica con la Rai e con la politica, "tutta la politica"

Massimo Giannini conduce "Ballarò"
Massimo Giannini conduce "Ballarò"

"Dopo tanti anni di onorata carriera, Ballarò va in pensione. Anche noi alla fine siamo stati rottamati. Abbiamo fatto scelte giuste e scelte sbagliate, ma come avevo promesso due anni fa siamo stati di parte. Siamo sempre stati dalla parte del pubblico che ci guarda, non del palazzo che ci critica".

È con queste parole che Massimo Giannini segna la fine del programma, in un commiato che arriva quando su Ballarò cala il sipario, con il conduttore che sostiene che spesso il programma abbia "dato fastidio" e che di questo abbia "pagato il prezzo", come capita "a chiunque voglia fare un'informazione libera anche dentro un servizio pubblico radiotelevisivo sul quale la politica, tutta la politica, proverà sempre ad allungare le mani".

Dopo due anni di trasmissione, Giannini dà quindi l'addio in polemica con la rete, dopo una serie di pesanti critiche e dopo che il segretario della Commissione vigilanza - renziano - ne aveva chiesto la testa, per avere parlato di un "rapporto incestuoso" tra Banca Etruria e il ministro Maria Elena Boschi.

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