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Black Mirror: il “The Black Game?” Una semplice trovata pubblicitaria

Il gioco interattivo di Black Mirror, chiamato "The Black Game", è una genialata oppure un semplice trovata pubblicitaria?

Black Mirror: il “The Black Game?” Una semplice trovata pubblicitaria

È partito alle 9 di questa mattina il tanto pubblicizzato “The Black Game”, il gioco legato al franchise di Back Mirror e nato sulla scia del successo di Bandersnatch. Come il film trasmesso a fine dicembre, anche il gioco lanciato sul profilo Instagram di Netflix Italia conserva la sua interattività ma alla fine resta una semplice trovata pubblicitaria, divertente ma che sarà molto presto un vago ricordo.

Sulle stories di Netflix Italia, una voce metallica guida l’utente fra i meandri di The Black Game. Il gioco è suddiviso a livelli, ogni volta che le scelte diventano più folli e più anti-convenzionali, la storia viene condotta a binario diverso. Si parte da cosa indossare, se un vestito glitterato o un abito scuro, se regalare una monetina ad un mendicante o se entrare in un bar con una bottiglia di spumante o una torta con la panna da spalmare sul viso del primo malcapitato.

Il protagonista, un giovane senza nome, durante tutta la durata del gioco, è consapevole di essere guidato da una mano superiore, ma nonostante questo, non frena di fronte le scelte dettate dall’utente. Ma la bellezza e la peculiarità di The Black Game finisce qui. È un passatempo, un giochetto di scarso interesse, diverte per l’idea che l’utente può essere l’artefice delle disavventure del protagonista, ma di originale c’è ben poco. Sicuramente convince il fatto di sperimentare il gioco sui social ma, chi ha creduto di trovarsi di fronte ad una storia arzigogolata e in puro stile Black Mirror, ha sbagliato di grosso.

L’interattività c’è ma c’è ancora molta strada da fare.

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