Cultura e Spettacoli

Box Office

La scorsa, è stata la settimana che ha decretato, dati alla mano, il «De Profundis» delle uscite natalizie, i cui incassi sono sprofondati del 36% circa rispetto ad un anno prima. Un tracollo al quale hanno contribuito, in maniera determinante, le nostre pellicole, ormai indistinguibili tra di loro, alle quali, evidentemente (ma non solo dal 2016), non basta più appiccicare un «Natale» nel titolo per richiamare la gente in sala. Però, inutile piangersi addosso. Occorre risorgere dalle ceneri della propria pochezza. Ed ecco, allora, che un film come L'ora legale, di Ficarra e Picone, fa ben sperare, per tanti motivi. Prima di tutto, dimostrando come non serva la volgarità gratuita per forzare la risata. Secondariamente, per convincerci che in Italia siamo ancora capaci di scrivere delle buone sceneggiature. Terzo, ricordandoci che i migliori film della nostra storica tradizione di grandi commediografi, sono stati creati raccontando semplicemente la realtà, quello che avveniva nelle nostre strade e case. Niente di più. Tutte qualità che questo film possiede e che il pubblico ha premiato regalandogli un meritato primo posto e un incasso di 3.253.984 euro, con una considerevole media per sala (5.769 euro). Insomma, il sole se tramonta può tornare. Degli altri debutti, invece, chi è andato meglio è stato il pessimo xXx: il ritorno di Xander Cage, quarto con 1.130.174 euro. Una posizione sotto per il cervellotico sci-fi Arrival, firmato da Villeneuve (1.104.770 euro) mentre il tenero Qua la zampa!, settimo, ha strappato biglietti per 617.171 euro.

Stabile il box office complessivo.

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