Cultura e Spettacoli

Brad & Angelina: quando il set diventa terapia di coppia

Tra liti, calci e sesso, la Jolie dirige il marito nel film "By the sea", ma alla fine è un confronto con la madre

Brad & Angelina: quando il set diventa terapia di coppia

Tornano i Brangelina ed è matrimonio a rischio. Angelina Jolie, lanciata come regista, non sarà Stanley Kubrick, ma come lavora in By the Sea (da giovedì), film drammatico da lei scritto, diretto, prodotto e interpretato con il marito Brad Pitt (nel ruolo succube-subalterno del voyeur), somiglia a Eyes Wide Shut, l'opera kubrickiana rea d'aver messo la parola fine al matrimonio tra Nicole Kidman e Tom Cruise, costretti a guardarsi profondamente dentro, fino a scoppiare. Ed è la prima volta che Angelina e Brad, insieme nel thriller Mr. e Mrs.Smith (2005), si chiudono in una camera d'albergo lei fa un'ex-ballerina depressa, lui un romanziere in pieno blocco e giocano con i sentimenti, la vita, il sesso. Le loro cose, insomma, messe sotto la lente d'ingrandimento con ambizione: siamo sulla Costa Azzurra e il tono del film s'ispira al mood artistico dei Sessanta e dei Settanta, mentre una tipica coppia americana implode. Questo dramma coniugale, girato a Malta, «al mare» di Gozo, con lui&lei a guardare le onde dal balcone (ma guardano soprattutto le performances sessuali dei vicini), è tutt'altro che una luna di miele: lacrime, pugni, calci, schiaffi e colossali drink ad alto tasso alcolico, rendono i Brangelina diversi da come li si vede apparire, patinati e politicamente corretti. Gente disturbata e insicura, mentre a lei, dopo l'ennesimo pianto, cola il mascara sulle guance e lui dà la stura a tic che sarebbero piaciuti al neurologo Oliver Sacks. C'è Brad che cerca l'ispirazione immerso dentro la vasca da bagno, taccuino alla mano e Angelina che sposta un tavolino per spiare meglio... «Se il pubblico vuol pensare che noi due ci scontriamo in modo orrendo, siamo imperfetti, insicuri e depressi, naturalmente tutto ciò è vero. Siamo due molto umani. E credo sia bello da far vedere», spiega Angelina, conscia d'aver messo le mani su Pitt (diretto per la prima volta da una donna, che è sua moglie) come un macellaio su una farfalla. Prima strappa le ali al marito, mettendone in rilievo le fragilità, poi lo lascia nudo: un verme sotto la doccia. Un effetto a specchio d'impatto malinconico: lei sciatta e anoressica, lui femminile e indebolito. E tutti e due spiano la coppia accanto da un buco nella parete della loro stanza: la lei degli spiati è Mélanie Laurent, partner di Brad in Bastardi senza gloria. Certo, il look anni Sessanta del film, «europeo» ed elegante, ha la sua seduzione: Angelina, col frangione alla B.B., indossa cappelli a tesa larga, occhialoni da sole e robe-manteau chiare, che la rendono filiforme e chic, mentre ingolla pillole antidepressive. E' il ritratto di sua madre Marceline Bertrand, attrice modesta, aspirante ballerina e modella della William Morris. Una donna molto bella e infelice. Nonostante fosse nata nel rurale Illinois, a Riverdale, dove il suo kindergarten fu il bowling dei genitori, tutti la ritenevano francese, anzi parigina, per via del nome. Un fraintendimento che indusse Marceline a mimare atteggiamenti «french»: dal broncio bardottiano (stesse labbra importanti di Angie) ai lunghi capelli lisci, al gusto per lo stile di vita nomadico, che Angie si porta dietro (non sta mai due mesi di fila nella stessa casa), «mom» ha lasciato un'impronta indelebile sulla figlia.Sarà perché la Jolie è femminista, nella Hollywood dei federali a investigare sulla discriminazione di genere nella cineindustria - dopo Unbroken, la diva produrrà The Breadwinner, affidandone la regia a Nora Towney -, ma la sua musa ispiratrice è la madre, l'ex moglie di Jon Voight morta a 56 anni nel 2007, di cancro ovarico. A scopo preventivo, nel 2013 Angie si è sottoposta a mastectomia e rimozione delle ovaie. «Ora so che i miei figli non dovranno dire: Mia madre è morta di tumore», dichiarò.Nel 1976, i genitori della Jolie si separarono e lei e il fratello James vennero affidati a Marceline, che andò a vivere alle Hawaii. Ferita mai rimarginata: Angelina aveva un anno e un debole per la sua fascinosa mommy alcolista, lasciata da Voight per la studentessa Stacey Pickren. «Ho scritto By the Sea perché volevo esplorare il dolore. Molto del film e del mio personaggio vengono da mia madre e dai miei sentimenti nei suoi riguardi», spiega la Jolie, da poco riconciliata con il padre, ritenuto colpevole della spaccatura familiare. Prima di morire, Marceline si fece promettere dalla figlia di sposarsi in Francia. Il che lei fece.

Mammina cara, in ogni caso, stavolta non ha ispirato un film per famiglie: i sei pupi Brangelina non possono guardare.

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