Cultura e Spettacoli

«Cardinal»: a caccia di serial killer tra i ghiacci

Neve ovunque, un paesaggio spettrale, colori lividi ed accecanti come solo l'artico può regalare. In mezzo a questa desolazione gelida, in una vecchia miniera a pozzo abbandonata, viene rinvenuto il cadavere di una ragazzina, orrendamente mutilata e ricoperta di ghiaccio. Parte così Cardinal, la serie canadese (pluripremiata) in onda su laF, il cui protagonista, Billy Campbell, rischia di portarsi a casa un International Emmy Awards proprio per il ruolo del protagonista: il detective John Cardinal.

Quella arrivata in Italia è la prima di due stagioni già realizzate la terza debutta a gennaio in Canada e la quarta viene girata ora, di un prodotto che è già considerato un classico. Merito anche dei romanzi, molto solidi, da cui è tratta, quelli dello scrittore canadese Giles Blunt, anche coproduttore della fiction. Ogni stagione è ambientata in un periodo diverso dell'anno, quella arrivata da noi tratta dal romanzo Quaranta modi per dire dolore vede Cardinal e la giovane e inesperta collega Lisa Delorme (Karine Vanasse) indagare sull'omicidio della piccola Katie Pine a opera di un serial killer, ma il plot principale è arricchito e vivacizzato da altre sottotrame, relative alla turbolenta storia personale di Cardinal.

La regia, di questa caccia al killer negli spazi enormi dell'Ontario, è buona è a un tocco cupamente canadese che la rende un po' diversa dalle solite americanate. Molto è fatto dalla recitazione di Billy Campbell, come scrivono tutti, però va detto che, in generale, gli attori fanno tutti un ottimo lavoro.

Da guardare, soprattutto se avete amato polizieschi un po' british come Broadchurch.

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