Cultura e Spettacoli

Castellitto è "Il professore" Aldo Moro

Castellitto è "Il professore" Aldo Moro

Non solo ha il volto di Sergio Castellitto, l'Aldo Moro protagonista de Il professore. Soprattutto mostra, prima ancora che la fisionomia del politico e statista, quella del docente universitario, del giurista di lungo corso. Infatti la docu-fiction diretta da Francesco Miccichè (martedì 8 su Raiuno, a 40 anni dalla strage di via Fani) per la prima volta racconta un aspetto del leader democristiano ignoto ai più: «Quello del professore colto, saggio e sensibile, come lo descrivono le testimonianze (d'epoca o attuali) di molti suoi ex studenti, capace di confrontarsi con noi ragazzi, di ascoltarci, e di restare a nostra disposizione ben oltre l'orario delle lezioni». Accanto al materiale documentario e di repertorio, la docu-fiction offre il pensiero e le parole del professor Moro attraverso l'interpretazione di Castellitto. «Il 16 marzo del 1978 ero a Roma - racconta l'attore - e stavo entrando al Teatro Argentina. Ero studente del Centro Sperimentale di Cinematografia. Ci dissero dell'agguato di via Fani. Di colpo venne ferita la mia giovinezza e quella di un'intera generazione».

Castellitto si è preparato al ruolo leggendo molti libri, fra cui quello di Giorgio Balzoni cui è ispirata la docu-fiction, e guardando molti filmati. «Credo che il delitto Moro sia stato, in realtà, un doppio crimine. Non hanno ucciso solo una persona. Ma anche il suo pensiero. E questo ha privato tutto il Paese di almeno vent'anni di sapienza politica e sociale».

Il professore, presentato ieri in contemporanea a circa mille studenti di 14 città italiane, ha, secondo Castellitto, «il particolare merito di combinare alla perfezione le parti emotive e divulgative che lo compongono».

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