Cultura e Spettacoli

"Ma che bella sorpresa"

Una commedia che mescola sogno e realtà, regalando intrattenimento senza troppe pretese per buona parte della sua durata

"Ma che bella sorpresa"

Alessandro Genovesi, già regista de "La peggior settimana della mia vita" e "Il peggior Natale della mia vita", torna in sala a soli quattro mesi dal deludente "Soap Opera", con una commedia, la quarta in quattro anni, liberamente tratta da una pellicola brasiliana del 2009, "A Mulher Invisivel". "Ma che bella sorpresa", questo il titolo, ha per protagonista Guido (Claudio Bisio), un professore milanese trapiantato a Napoli, sognatore e romantico, che vede la sua vita andare a pezzi quando la sua fidanzata lo lascia all’improvviso per un altro uomo. L'abbandono lo fa entrare nel tunnel della depressione fino alla sera in cui Silvia (Chiara Baschetti), la nuova vicina di casa, suona alla sua porta per chiedergli dello zucchero. E' una ragazza bellissima, ha i suoi stessi interessi e tra i due scatta immediatamente la passione. Peccato soltanto che lei sia troppo perfetta per essere vera. Ad aprire gli occhi a Guido penseranno i suoi stralunati genitori (Ornella Vanoni e Renato Pozzetto), la vicina di casa Giada (Valentina Lodovini), segretamente innamorata di lui, e il suo migliore amico Paolo (Frank Matano).

L'idea di fondo è buona e l'effetto sorpresa è portato avanti abbastanza a lungo e in maniera efficace; peccato che, una volta bruciato quello, non resti molto. Da un certo punto in poi la comicità sopravvive grazie a qualche momento fresco e spassoso, ma il ritmo cala e il film si accartoccia un po' su se stesso diventando prolisso e ripetitivo. Il personaggio interpretato da Matano è la brutta copia di quello di Siani in "Benvenuti al Sud", pellicola alla quale si strizza chiaramente l'occhio e del cui cast ritroviamo, oltre a Bisio, anche la bella e brava Valentina Lodovini versione partenopea. Chiara Baschetti, modella celebre anni fa per la somiglianza con Cindy Crawford, non brilla quanto a talento recitativo innato eppure, per essere un'esordiente, si è difesa bene e la sua scelta per il ruolo si è rivelata giusta. Si trascorrono novanta minuti in compagnia del simpatico cast e sulle note di intramontabili classici della musica napoletana, ma bisogna ammettere che il film, per quanto gradevole, resta sempre in difetto rispetto al suo titolo così enfatico.

A meritare appieno quel "Ma che bella sorpresa" è però, senz'altro, la coppia Pozzetto-Vanoni, le cui brevi e godibilissime scene si vorrebbe non finissero mai.

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