Cultura e Spettacoli

Claudia Gerini: "Sesso a tre con il mio ex e la modella? Tutto falso"

Intervistata dal settimanale Oggi, Claudia Gerini ha voluto chiarire una questione che era stata sollevata qualche settimana fa: "Hanno tradotto in modo sbagliato un termine, non abbiamo fatto sesso a tre"

Claudia Gerini: "Sesso a tre con il mio ex e la modella? Tutto falso"

Dopo lo scandalo delle molestie che ha travolto Harvey Weinstein e dopo una serie di accuse anche su Fabrizio Lombardo, a parlare è Claudia Gerini.

L'attrice, ex fidanzata di Fabrizio Lombardo, intervistata dal settimanale Oggi, parla del produttore Harvey Weinstein conosciuto vent'anni fa. "Frequentavamo Harvey ed Eve, (la prima moglie), quando avevano le figlie piccoline: Remy Lilly ed Emma, ancora 'neolatina' - ha spiegato a Oggi la Gerini -. Con me il fondatore della Miramax si è comportato bene... Ma è ovvio, ero la fidanzata di Fabri e non ci avrebbe provato. Direttamente non ho mai visto movimenti loschi. Ma quando ho letto delle donne che accusano Weinstein di violenza, forse non mi sono stupita perché è un uomo di grande carisma, volontà e potere".

E dopo aver detto la sua su Weinstein, Claudia Gerini parla anche della modella Zoe Brock. Zoe, infatti, qualche settimanale fa, avrebbe dichiarato che Lombardo la invitò a Roma a fare sesso a tre, Zoe, Claudia e Fabrizio. "Ho querelato i siti che hanno riportato la notizia falsa - dice la Gerini -. Per un errore di traduzione la mia vita è stata gettata in pasto ai giornali. Quella modella dice che io e Fabrizio, a Roma, avevamo una sola camera da letto e lei ha dormito sul sofà per non essere 'third wheel'. Che in inglese non vuol dire 'fare l’amore a tre' ma anche 'reggere il moccolo'".

E una volta chiarito il "caso" molestie, Claudia Gerini si concentra sul suo fidanzato Andrea Preti, di 17 anni più giovane di lei: "Oggi l’amore va bene… Quando ci si accosta a una persona, è sempre importante… L’incontro è accaduto. Non c’è niente di costruito… Io sono di sicuro una playwoman a cui piace molto giocare. Ma il termine toy-boy, ragazzo-giocattolo, è molto offensivo, fa diventare una persona un oggetto. Mi sono trovata con un giovane uomo che mi ha corteggiata, mi ha fatto sentire donna. L’ho vissuta senza troppe paure.

Non ho mai scelto le persone per la fama, l’avvenenza o l’età".

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