Cultura e Spettacoli

Il concertone sempre più "concertino"

Non dipende dal cast in sé. È ormai l'atmosfera a togliere all'evento quella allure che per due decenni è stata una calamita per pubblico e stampa

Il concertone sempre più "concertino"

Niente, neppure aspettando fino all'ultimo il Concertone ha calato l'asso a sorpresa: l'ospite internazionale di questa edizione sarà Goran Bregovic che, con tutto il rispetto (e per la gioia di Elio e le Storie Tese), è un po' meno sensazionale di Oasis o, per dire, di Vasco Rossi e Robert Plant, Lou Reed, B.B. King, Nick Cave, Iron Maiden, Radiohead, Elvis Costello, Chuck Berry e Jon Bon Jovi che hanno ricamato i venticinque anni del Primo Maggio organizzato a Roma da Cgil, Cisl e Uil. D'altronde già l'annuncio della presentatrice principessa Camila Raznovich (affiancata da otto presentatori del passato) rende l'idea di un evento sempre meno evento.

Il famoso Concertone rischia di diventare Concertino.

E non dipende certo dal cast in sé, che pure raccoglie trentasette artisti alcuni dei quali di primo piano come J Ax, Enrico Ruggeri, Irene Grandi, Pfm, Noemi e i Bluvertigo di Morgan con la loro (ennesima) reunion. Neppure conta, casomai, la presunta rivalità con il Primo Maggio di Taranto che ha Roy Paci come direttore artistico. È ormai l'atmosfera a togliere al Primo Maggio dei sindacati quella allure che per due decenni è stata una calamita per pubblico e stampa. Era quella a fare la differenza, non solo gli ospitoni che, tra l'altro, non si sono mai rivelati molto redditizi per lo share tv (con gli Oasis, ad esempio, ci fu un tracollo). Insomma, il Concertone soffre il sempre più ridotto appeal dei sindacati sugli under 40, e magari anche il cambio di organizzazione visto che quest'anno debuttano Massimo Bonelli di iCompany e Carlo Gavaudan di Ruvido Produzioni, necessariamente ancora inesperti, al posto dello «storico» Marco Godano. Rimane però intatto il supporto della Rai, che trasmette sempre su Raitre quasi tutto l'evento e contribuisce con cifre tutt'altro che insignificanti se, come pare, stavolta il contributo raggiunge il mezzo milione di euro. Mica poco.

E solo dopo il concerto si potrà valutare se davvero convengano ancora stanziamenti così significativi.

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