Cultura e Spettacoli

Il concerto «visuale» di Cattaneo

Note, danza e video per spiegare al pubblico il processo creativo

Angela Lonardo

Un concerto «visuale», in cui far incontrare teatro, danza e video art. Al musicista e songwriter bresciano Paolo Cattaneo l'idea del live che terrà sabato prossimo al Gay Village di Roma è venuta fuori dal suo stesso modo di comporre: le sue canzoni nascono da un ricordo nitido, da una visione che si trasforma in suono e parola. L'artista ha sentito l'esigenza di raccontare questa metamorfosi, ricreando sul palco le immagini emotive che hanno ispirato i brani, per riportarli in qualche modo al loro stato originario, facendo così assistere il pubblico al processo creativo di ogni singolo. In questo spettacolo, dove il gesto e l'immagine si fanno canzone, sarà accompagnato dai suoi musicisti: Fidel Fogaroli (rhodes, piano, synth), Nicola Panteghini (chitarra elettrica, cori), Andrea Lombardini (basso), Diego Galeri (batteria elettro-acustica) e Andrea Ponzoni (elettronica). Con loro ha già portato in giro per l'Italia un concerto «elettronico da camera», lo stesso che farà da ossatura alla performance romana, che si avvale di Carlo Massari e dei Karma B. «Visuale spiega è una frattura che si apre nel visivo, in quello che vediamo, è l'emozione che un'immagine suscita e che ci porta dentro alle cose». Al centro dello show il repertorio di Cattaneo, un debutto nel 1995 con l'ep L'anima del cipresso e quattro album all'attivo. Il primo, del 2007, L'equilibrio non basta, l'ha portato ad aprire i concerti dei Perturbazione, Niccolò Fabi e Gianna Nannini.

L'ultimo, uscito a novembre, si chiama Piccola tregua e contiene dodici brani con cui prosegue la sua visionaria costruzione musicale e autorale.

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