Cultura e Spettacoli

La Concia si butta in un talent show: "Non sono una snob"

L'esponente Pd, attivista per i diritti degli omosessuali, fa il giudice nel programma "Jump! Stasera mi tuffo"

La Concia si butta in un talent show: "Non sono una snob"

C'è chi potrebbe ironizzare sul fatto che un'icona della sinistra radicale vada a infilarsi nella tana del lupo: la Mediaset dell'arci-nemico Berlusconi. C'è chi potrebbe ironizzare sul fatto che l'esponente del Pd, rimasta fuori dal Parlamento nelle ultime elezioni, vada a riciclarsi, con tanto di cachet, in un programma nell'azienda simbolo del «male» (per la sinistra, ovviamente). C'è chi potrebbe ironizzare sul fatto che la battagliera protagonista di tante lotte per i diritti degli omosessuali, portavoce per il Pd di LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) faccia capolino nelle reti di un ex premier che si lascia andare a battute del tipo «meglio appassionato di belle ragazze che gay».

Ma di tutto questo Anna Paola Concia, abituata da anni a esporsi senza timori in un Paese ancora omofobo, non si cura affatto. Berlusconi? «Ne dice tante di battute...» E, da stasera, sarà a bordo vasca in Jump! Stasera mi tuffo, talent show di Canale 5 in cui otto vip (e otto persone comuni) imparano a tuffarsi. Lei fa parte della giuria insieme a Paolo Bonolis (presidente), l'ex campione di tuffi Giorgio Cagnotto, l'ex nuotatrice italiana Alessia Filippi e Mister OK, il romano che ogni capodanno si butta nel Tevere. Conduttore Teo Mammucari. La Concia non è stata scelta a caso: laureata in scienze motorie, ha insegnato ginnastica per molti anni, è stata manager sportiva in diverse aziende pubbliche e private e coach di tennis. Per lei partecipare a una trasmissione popolare non è certo un'onta. «Io non sono una snob. Anzi: questa Tv mi dà la possibilità di parlare a quella fetta di popolazione che non riuscirei a raggiungere e che magari è meno sensibile ai temi per cui mi batto. Parlare con chi la pensa come te non serve a questi fini. Aggiungo che tanti miei colleghi di sinistra guardano la tv popolare... magari senza andare in giro a raccontarlo». Più volte ospite in talk Mediaset, come Pomeriggio 5 di Barbara d'Urso, è invece al debutto in uno show d'intrattenimento. «Ed è stato molto interessante osservare dall'interno come si realizza un programma, vedere tanta gente capace all'opera».

Compito della Concia è giudicare le performance dei vip impegnati a tuffarsi da trampolini sempre più alti puntata dopo puntata (in tutto sono quattro). Gli otto concorrenti sono Stefano Bettarini, Anna Falchi, il modello Bruno Cabrerizo, la showgirl Cecilia Capriotti, Maddalena Corvaglia, l'attrice Nadia Rinaldi, Enzo salvi e il conduttore sportivo Ciccio Valenti. «Devo dire che si sono impegnati e allenati in modo incredibile. Non è semplice imparare a tuffarsi da bambini, figuriamoci da adulti: devono gettarsi anche da dieci metri». Lo sport della Concia è il tennis, è stata anche responsabile degli Internazionali. «Ma pure con il nuoto me la cavo, all'esame all'università presi 30. E devo dire che mi tuffo bene, sono coraggiosa». In onda, lei non si butterà in piscina, sarà più facile assistere a scambi di battute salaci con Bonolis. Ci sarà spazio per qualche accenno alle tematiche omosessuali? «Non credo, questo è un programma sportivo. Ma mi sembra già importante la mia solo presenza. Un messaggio positivo contro l'omofobia. Poi il mio lavoro continua fuori, giovedì sarò presente per esempio alla presentazione della proposta di legge per i diritti civili dei gay voluta da Galan e Bondi, esponenti del Pdl che finalmente si fanno avanti su questi temi». E la sua compagna, Ricarda Trautmann (si sono unite civilmente in Germania nel 2011, ma l'atto non è stato riconosciuto in Italia), la vedrà in tv? «Lei vive in Germania, mi vedrà attraverso Internet. Ovviamente mi appoggia in tutto e per tutto». Insomma, lo show potrebbe essere l'inizio di una nuova esperienza lavorativa, dopo la delusione politica... «Come è noto non sono entrata in parlamento perché il mio partito non mi ha dato una posizione sicura in lista. Dopo tanti anni di impegno, costanza e trasparenza, vedere non riconosciuto il mio lavoro è stato triste. Ora in effetti ho voglia di verificare se esistono luoghi in cui il merito viene premiato».

Come nelle aziende del nemico numero uno.

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