Cultura e Spettacoli

Le coppie non scoppiate Quanto amore a Venezia

L'intimità in tarda età tra Fonda e Redford, la Rampling solitaria... Tanti film sui sentimenti

Le coppie non scoppiate Quanto amore a Venezia

Come sarà la Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, la numero 74, che verrà inaugurata il 30 agosto al Lido di Venezia? Sulla carta è impossibile dare un giudizio. Ma c'è un argomento che permea molte fra le tante opere presentate nella selezione ufficiale - sono ben 73! - ed è quello atavico della coppia, composta da un uomo e una donna (non si registrano stranamente altre combinazioni), radiografata sotto ogni aspetto. Quindi non è un caso se la Mostra si poggia sul pilastro della coppia artistica formata da Jane Fonda e Robert Redford. Ai due splendidi ottantenni infatti il consiglio di amministrazione della Biennale di Venezia presieduto da Paolo Baratta, su proposta del direttore della Mostra Alberto Barbera, ha deciso di assegnare due Leoni d'Oro alla carriera che verranno consegnati l'1 settembre prima della proiezione del film da loro interpretato, Our Souls at Night, diretto da Ritesh Batra e prodotto anche da Netflix. 38 anni dopo Il cavaliere elettrico di Sydney Pollack, altro loro famoso film che rivedremo al Lido, continua la celebre collaborazione tra i due grandi attori iniziata 50 anni fa con La caccia di Arthur Penn e con A piedi nudi nel parco di Gene Saks. In Our Souls at Night basato sull'omonimo romanzo di Kent Haruf (Le nostre anime di notte, NN editore), Jane Fonda interpreta la vedova Addie Moore che si presenta a sorpresa dal suo vicino di casa in Colorado, il vedovo Louis Waters (Robert Redford), e gli chiede: «Perché qualche volta non vieni a dormire da me così parliamo un po'?». L'intimità e la tenerezza che si crea tra i due dà la possibilità agli spettatori di entrare in empatia con l'amore che, come ben si sa, non ha età. Anche nella terza età.

In concorso verrà presentato il primo film americano di Paolo Virzì che, dopo il successo di La pazza gioia, ha girato con due grandissimi attori, Helen Mirren e Donald Sutherland, The Leisure Seeker (in Italia verrà distribuito da 01 Distribution a gennaio con il titolo Ella & John), soprannome del vecchio camper con cui Ella e John Spencer andavano in vacanza coi figli negli anni Settanta. Ora hanno deciso di riprenderlo per un viaggio da Detroit a Disneyland lungo la Route 66, lasciandosi alle spalle divieti, medici, rompiscatole.

Proprio come accade anche nel film di apertura del festival, Downsizing diretto da Alexander Payne che segue le vicende di Paul Safranek (Matt Damon) il quale, insieme alla moglie Audrey (Kristen Wiig), sogna una vita migliore. Per rispondere alla crisi causata dalla sovrappopolazione, gli scienziati hanno sviluppato una soluzione radicale che permette di rimpicciolire gli esseri umani a pochi centimetri. Paul e Audrey decidono di sottoporsi a questo processo.

Ma la coppia può essere messa a dura prova anche per la temporanea assenza d'un coniuge. Ecco che un altro dei titoli italiani più attesi in concorso, Hanna di Andrea Pallaoro, esplora il graduale crollo emotivo e psicologico di una donna sessantenne, interpretata da Charlotte Rampling, che, a seguito dell'arresto di suo marito, resta sola e incapace di accettare la realtà che la circonda. Un po' come accade a Micaela Ramazzotti che, in Una famiglia di Sebastiano Riso, mostra piccoli segnali di inquietudine non solo verso il marito, un francese cinquantenne (interpretato dal celebre cantante Patrick Bruel), ma proprio sul progetto di vita che stanno costruendo. Una domanda che forse si sarà posta anche Virginia Vallejo, la giornalista colombiana che negli anni '80 inizia una pericolosa relazione sentimentale con il celebre signore della droga Pablo Escobar. A interpretare i due in Loving Pablo dello spagnolo Fernando León de Aranoa sono Javier Bardem e Penélope Cruz, coppia anche nella vita. Ma le vie dell'amore sono spesso imperscrutabili soprattutto quando nascono per gioco come nel nuovo film di Silvio Soldini, Il colore nascosto delle cose in cui Teo (Adriano Giannini), si avvicina a Emma (Valeria Golino) che ha perso la vista da piccola. Mentre in The Shape of Water di Guillermo Del Toro, la protagonista è Elisa, una ragazza muta che, in piena guerra fredda, lavorando come inserviente in un laboratorio del governo americano, scopre un essere metà uomo e metà pesce che il malvagio scienziato Strickland (interpretato da Michael Shannon) vuole trasformare in un'arma vivente. Ma l'amicizia tra Elisa ed il mostro gentile gli metterà i bastoni fra le ruote. Perché l'amore...

non conosce ostacoli.

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