Cultura e Spettacoli

Con Costanzo una domenica più calda e accogliente

«Mi vedrete sorridere di più». Parola di Salvo Sottile che in coppia con Paola Perego, riconfermata al timone del contenitore pomeridiano della domenica di Raiuno, domani debutta con la nuova Domenica In . Le direttive di Maurizio Costanzo, capoprogetto del programma, sono chiare: abbracciare il pubblico, dare calore, raccontare. «Arriviamo nelle case degli italiani al momento del dolce e vogliamo offrire un dessert con tanti sapori, di qualità ed elegante». Dopo l'avventura di Estate in diretta il giornalista palermitano deve averci preso gusto con la leggerezza. «Avevo voglia di misurarmi con l'intrattenimento, operare una piccola trasformazione rispetto alla visione classica che si ha di me», dice. Più divertimento, meno sguardi accigliati. Anche se nel programma ci sarà comunque un suo spazio riservato al commento e al racconto dei fatti di cronaca, non per forza nera.

Le storie saranno raccontate al punto di vista degli spettatori, si cerca l'immedesimazione. «Si partirà da testimonianze, poi integrate con il commento di ospiti e del pubblico». Che si preannuncia quindi molto attivo, chiamato a intervenire per fare domande, spiegare come la pensa. «È arrivato il momento di coinvolgere le persone, noi lavoriamo per loro», precisa Paola Perego, «anche perché l'opinione della signora in studio molto probabilmente è la stessa di chi guarda da casa». Il target è ben definito: nessun effetto pirotecnico o tentativo di ammiccare ai giovani, che poi sono anche i primi ad alzarsi dal tavolo da pranzo. Domenica In è pensato per chi a quella tavola ci rimane a chiacchierare dopo aver mangiato, «e magari si trova proprio a discutere di quello di cui stiamo parlando noi in tivù». La formula, alla fin fine, è sempre la stessa: un po' di attualità, il momento dell'intrattenimento, l'ospite, ma «cambia il modo in cui ne parleremo», sottolinea Perego. Costanzo preme per sobrietà e garbo. E familiarità, conclude Sottile: «Con Paola siamo amici e ci frequentiamo anche fuori.

Cercheremo di portare quel calore anche all'interno dello studio».

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