Sanremo 2014

Crozza prepara il monologo sulla bellezza (di Renzie)

Il comico oggi cerca il riscatto all'Ariston puntando sul neo-premier. Ieri Brignano ha giocato la carta della memoria nel nome di Fabrizi

Maurizio Crozza si esibisce sul palco del teatro Ariston
Maurizio Crozza si esibisce sul palco del teatro Ariston

nostro inviato a Sanremo

E dai, che botta di fortuna! Il giuramento del nuovo folgorante governo Renzi destinato a mirabili sorti servito su un piatto d'argento a Crozza! E dai: la lista dei ministri arrivata giusto in tempo per l'ultima serata del Festival che ospita il comico genovese. E dai: il vero Renzi che dice ai cronisti che lo tempestano di domande dopo il colloquio decisivo di ieri sera con Napolitano: «Sbrighiamoci, non vi voglio fare perdere il Festival...». Ma come potrebbe lo showman che ha fatto del sindaco d'Italia il suo cavallo di battaglia stagionale, non celebrarne stasera l'apoteosi? Eh, sì, ci voleva proprio un po' di sollievo per questo Sanremo incappato nella dannazione della fuga di spettatori: se non salverà l'Italia, almeno Renzi darà una mano alla Riviera dei Fiori. E chi oserà ancora dire che la parodia di Crozza ha rovinato l'immagine del neo premier?

Dunque, il comico, che sarà ospite questa sera nella finale che proclamerà il cantante vincitore, non potrà sottrarsi (a meno ovviamente di cambi di idea dell'ultimo momento) alla sua parodia meglio riuscita: la carota in mano, la erre stiracchiata, il dentone, le parole vuote che incantano, il pollice fisso su twitter, la politica del faaare, una riforma al mese e via renziando... Un gioco facile per lui, provato e riprovato mille volte nel suo show. Se poi ci aggiungi la cacciata di Letta, gli «utili e inutili idioti», tutto il teatrino della politica degli ultimi giorni e i nomi dei ministri, giovani, belli - e soprattutto belle - quarantenni, che, nelle speranze dell'ex sindaco di Firenze, dovrebbero rivoluzionare la politica, allora la serata è assicurata. Almeno, sulla carta. Perché poi possono accadere sempre degli imprevisti, di quelli che ti possono rovinare una carriera, come successe lo scorso anno quando il medesimo Crozza rimase inebetito di fronte ai pochi contestatori tra il pubblico in sala che interruppero il suo sketch cominciato con una spinosissima parodia di Berlusconi, seguita da una marea di polemiche. Difatti, il comico torna a Sanremo e alla Rai (con cui non ha chiuso a settembre un contratto che lo avrebbe visto sbarcare con un mega show sull'ammiraglia) anche per mettere una pezza a quella vicenda: lui così bravo, così preparato fermato da pochi fischi, ci volle l'incoraggiamento di Fazio per farlo continuare. L'anno scorso aveva aperto il Festival, quest'anno lo chiude in un cerchio ideale. Certo, gli sarà rimasta addosso la paura del palco dell'Ariston: una ragione in più per riscattarsi. Ma speriamo che non inceppi anche lui nell'altro tema che avrebbe dovuto essere il filo conduttore del Festival e si è trasformato in un groviglio: la bellezza, argomento che pare, dovrebbe affrontare. Beh, per lui è più facile: basta raccontare tutte le brutture della politica, dal senatore Razzi in su, per far risaltare, come contrasto, quanto c'è di bello fuori dai palazzi romani. E chissà che non ci infili pure dentro un'imitazione di Berlusconi, che, nella sua logica, non guasta mai..

Nell'attesa, ieri sera ci ha pensato Enrico Brignano a portare un po' di comicità al Festival, oltre alla Littizzetto, certo non ci dimentichiamo, bravissima (anche se senza mai uscire dai suoi clichè). Ieri sera l'attore romano ha evitato di fare incursioni nel terreno scivoloso della politica, argomento che non gli appartiene. E ha virato direttamente sulla nostalgia e la ricorrenza dei 60 anni della Rai con un momento di spettacolo ispirato alla tv in bianco e nero di Aldo Fabrizi. Un momento semplice e simpatico. Del resto la presenza di Brignano era doverosa: la prossima settimana, da venerdì, sarà il conduttore di un nuovo show di Raiuno, Il meglio d'Italia, titolo che dice tutto, «un varietà che - come racconta l'attore - attinge dal magazzino Italia per raccontare la bellezza del nostro Paese». Ci ha provato pure Fazio in questo Festival, ma l'obiettivo non è stato raggiunto. Ci vuol provare pure Renzi, come ha detto ieri alla fine del colloquio con il Capo dello Stato: «Voglio riportare la bellezza». Che dire? Crozza avrà molto materiale cui attingere nei prossimi mesi...

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