Cultura e Spettacoli

David Beckham: “Competitivo anche con i miei figli, non li lascio mai vincere”

L'ex calciatore ha ammesso in una intervista di essere fiero quando la gente gli dice di considerarlo un modello di uomo, ma ciò che più conta per lui è esserlo per i suoi 4 figli a cui insegna forza e volontà per imporsi nella vita

David Beckham: “Competitivo anche con i miei figli, non li lascio mai vincere”

Intervistato da “GQ UK”, alla domanda su come le sue ambizioni siano cambiate nel corso degli anni, David Beckham ha risposto: "In verità non sono cambiate affatto. Sono sempre stato ambizioso in tutto ciò che faccio. Che si tratti di giocare davanti a 90.000 fan o con miei figli a casa, io voglio sempre vincere”.

Padre di Brooklyn, 20, Romeo, 17, Cruz, 14 e Harper Seven, 8, tutti avuti dalla moglie Victoria, sposata 20 anni fa, dopo essere stata la stella del Manchester United e della nazionale inglese, David Beckham ha poi intrapreso la carriera di modello, testimonial, brand ambassador e quindi di imprenditore, diversificando le sue attività, in cui cerca sempre di eccellere “perché è nella mia natura”.

Quando ero un calciatore - racconta - non mi sentivo un atleta ma un uomo d’affari. Ho capitalizzato il mio talento. Adesso ho un ufficio di 16 persone e ci vado ogni giorno, tranne quando sono in viaggio. Se i miei dipendenti non mi vedessero mai darei l'esempio sbagliato, mentre io adoro davvero il lavoro di squadra. Per me lavorare insieme è, in un certo senso, come sognare insieme".

Durante l'intervista all’edizione inglese di “GQ” il 44enne ha detto di sentirsi “imbarazzato” quando la gente gli dice di considerarlo un modello da seguire, ma al tempo stesso ne è “orgoglioso” perché “anche io ho avuto dei momenti nella vita in cui sarei potuto ‘uscire dai binari’, ma non l’ho mai fatto. Di questo sono molto fiero, del fatto che sono arrivato così lontano, perché avrei potuto facilmente andare nella direzione opposta”.

Anche se è competitivo persino con i suoi figli che ama sfidare e battere, “perché devono imparare che nessuno ti regala niente nella vita, nemmeno tuo padre”, se proprio deve essere additato come ‘modello’ ama esserlo proprio per i suoi quattro figli. “Voglio essere una solida figura di riferimento, come per me lo furono mio padre ma anche uomini come Sir Alex Ferguson, il mio allenatore Eric Harrison, Brian Kidd. Queste figure paterne mi hanno insegnato a essere un uomo e un buon calciatore. Tutti commettiamo errori o prendiamo decisioni sbagliate. Io dico ai miei figli: ‘Sei giovane. Ti è permesso fare errori, ma è come ti comporti dopo che conta’”, ha concluso Beckham.

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