Cultura e Spettacoli

Delitti e personaggi al limite nella notte metropolitanaA Roma la scomoda pièce di Reim «Sette pezzi di carne»

Riccardo Reim, classe '53 è attore, regista, drammaturgo italiano. Il suo debutto in teatro avviene nel 1972 subito con il ruolo di protagonista in Ragazzo e ragazzo di Dacia Maraini; successivamente lavorerà con due geniacci: Tinto Brass e Aldo Trionfo. Da diversi anni Reim predilige l'attività di regista-autore(si ricorda una sua collaborazione intensa con Copi). I suoi spettacoli sono generalmente il frutto di un suo copione o di una sua visione e torna subito alla mente il riferimento a quell'immaginario psichico, intelligente, erotico-visionario e paradossale proprio dei suoi primi maestri: Brass e Trionfo. L'estetica di Riccardo Reim è provocatoria, si sottrae alla critica offrendosi al pubblico in una maniera quasi mai consolatoria: inventiva di luci e di corpi mescolati al pubblico in sala. Tutti i suoi lavori prediligono questo aspetto onirico, fantasioso e sono stati considerati dalla critica ufficiale: scomodi.
Con Sette pezzi di carne, al teatro dei Conciatori di Roma fino a stasera, Riccardo Reim torna a scandagliare il tema del volto segreto della notte metropolitana; aveva già affrontato il tema in Mignotti, destando scandalo al Festival di Todi. Qui, sette personaggi border line, ai limiti, testimoniano un brutale, gratuito omicidio il cui autore resterà probabilmente impunito. Suggeriamo a tal proposito uno spassoso libricino di Max Aub dal titolo Delitti esemplari. Confessioni di delitti scaturiti da una banale irritazione. Personaggi border line che passano subito alle vie di fatto senza mediazioni.
Spettacolo volutamente claustrofobico, grottesco e segreto, dove il pubblico viene a trovarsi gomito a gomito con gli interpreti, in una sorta di imbarazzante coinvolgimento. Voci e confessioni dal sottosuolo, dunque: «gesti liberatori, ossessioni, paranoie, fantasie, ritualismi superstiziosi, incubi di un'umanità saturnina che vive passioni gelide, rese dei conti identitarie, paradossi, sdoppiamenti». Un bestiario umano che si scopre immorale, infelice, segreto, irraccontabile.

Chi volesse conoscere meglio questa poetica sdoppiata dell'animo umano, questa bellezza oscena di realtà metropolitane marginali, può leggersi i racconti di Reim Segnali notturni, pubblicati dall'editore Caffi nel 2011.

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