Cultura e Spettacoli

«Downton Abbey» cambia per restare com'è. Parola del conte Robert

«Il conte Robert di Grantham è e sarà tante cose ma mai uno snob». Chi ama Downton Abbey non può che essere d'accordo con Hugh Bonneville, il quale nella pluripremiata serie tv impersona il capostipite della famiglia Crawley. Da domani, ogni domenica in prime time su La5 per cinque appuntamenti, ci sarà modo di verificare questa affermazione. Perché nella quinta stagione di Downton Abbey tutto sta per cambiare. «Robert si dimostrerà lungimirante quando dovrà rendere economicamente sostenibile la tenuta. Capisce che deve modernizzarsi, anche convertendo i suoi possedimenti in complessi residenziali, o accettare di perdere tutto». Dopo la quarta stagione servita ad assorbire i drammi familiari dei Crawley, le cose si fanno più movimentate. Tra Lady Mary e i suoi pretendenti, ma anche fra Carson e Mrs Hughes. «Ci sarà qualche frizione anche con Cora (Elizabeth McGovern) proprio mentre stiamo per celebrare il 30º anniversario», accenna misterioso Bonneville.

Tra new entry, personaggi che sembrano ormai membri della famiglia come il quasi fidanzato di Mary Tony Gillingham («vedremo se è arrivato per restare») e radicate antipatie - come quella per la maestra Sarah Bunting che Robert odia non tanto per le sue idee progressiste ma perché è «dannatamente maleducata» - la macchina Downton dimostra di funzionare ancora perfettamente.

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