Cultura e Spettacoli

E i "Gilet gialli" avranno il loro film

Il deputato reporter Ruffin sta girando un documentario sui contestatori

E i "Gilet gialli" avranno il loro film

Altro che lebbrosi, come li chiama il presidente francese Emmanuel Macron, temendoli come la peste. È gente da cinema, piuttosto. Gente importante, che fa scalpore. Perciò adesso i «Gilet gialli», che formano il movimento popolare capace di mettere a ferro e a fuoco la Francia impoverita e rabbiosa dei nostri giorni, avranno un docufilm. S'intitola J'veux du soleil! (Voglio un po' di sole!) quest'opera destinata a far discutere e che il deputato di La France Insoumise, François Ruffin, annuncia su YouTube. Forte del successo riscosso al festival di Cannes, nel 2016, con Merci Patron! (Grazie padrone!), premiato come miglior documentario, il regista e parlamentare che combatte le istituzioni ha detto: «Quando un movimento regge, tra Natale e inizio d'anno; quando tiene per tutto gennaio, vuol dire che in primavera è probabile che faccia succedere qualcosa, in questo paese». Il film, in uscita il 3 aprile, è in fase di post-produzione, a Parigi, come dimostra la diretta YouTube dalla sala di montaggio, con un fiero Ruffin in felpa viola che pare infiammato da uno spirito Nouvelle Vague. Il suo obiettivo è quello di mostrare i bei visi della gente, così come sono: «Né alcolizzati, né fascisti, né violenti, né antisemiti, come li dipingono la stampa, gli editorialisti e gli intellettuali con la camicia bianca», al fine di tener viva la memoria di »questo eccezionale movimento storico». Perché né Macron, né l'élite francese conoscono il paese reale, che ha dato vita ai «Gilet jaunes».

Tale docufilm nasce per diventare «un punto d'aggregazione, intorno al quale i movimentisti possano riunirsi». E parte un appello su Facebook, affinché il popolo contatti Ruffin, per organizzare proiezioni nelle piccole città e nei villaggi: un fai da te culturale tutt'altro che ingenuo. «Abbiamo bisogno di tutti voi, perché da soli non se ne esce», esorta il parlamentare. Ecco, allora, un road movie dei «Gilets jaunes», i quali, da novembre 2018, ogni sabato si mobilitano contro le decisioni del governo, in diverse città del territorio, dando alle manifestazioni il nome teatrale di «acte». L'ultimo è stato il «neuviéme acte», il «nono atto».

Al fianco di Ruffin, nel progetto, compaiono l'aiuto-regista Gilles Perret e la montatrice Cécile Dubois, i quali hanno lavorato con il deputato-reporter, eletto nella Somma, nei suoi film precedenti.

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