Cultura e Spettacoli

"E ora Quinta colonna sarà tutti i giorni dalla parte della gente"

Comincia lunedì su Rete4 la striscia quotidiana del talk che odia il politichese. "Servono risposte semplici"

"E ora Quinta colonna sarà tutti i giorni dalla parte della gente"

Se Santoro fa parlare la piazza, è un bravo giornalista. Se lo fa Del Debbio, è giornalismo di «serie B». O almeno, questa è una delle critiche che gli vengono mosse. A lui come ad altri volti dell'informazione Mediaset. Ma Paolo Del Debbio ci passa sopra allegramente e, proprio grazie alla formula aperta alla gente, da lunedì raddoppia, anzi «quintuplica». La sua Quinta colonna, infatti, oltre all'edizione serale del lunedì diventa striscia quotidiana, in onda tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 20,30 alle 21,15. Decisione presa dai vertici Mediaset visti i buoni risultati d'ascolto del talk (media di 1.800.000 spettatori e 7 per cento di share) e in linea con la nuova impostazione di Rete4 centrata sull'approfondimento.

Dunque, Del Debbio, un bel riconoscimento per il suo lavoro...

«Soprattutto per il tipo di informazione che proponiamo: far parlare i cittadini che non ne possono più di ragionamenti complicati, di sofismi, di giochini parlamentari, ma vogliono risposte semplici a domande semplici».

Ecco, proprio quello di cui l'accusano: riuscire a fare ascolti stuzzicando la «pancia» della gente.

«Se questo è giornalismo di serie B, aspiro a farne uno di serie C. Il problema non è la scolarizzazione del pubblico, il problema è la de-scolarizzazione dei politici che sono sempre più lontani dalla gente. Chi viene da me si deve confrontare con le persone. E molti politici lo temono».

Oppure si rifiutano di venire in un salotto considerato targato politicamente...

«Solo pregiudizi. Io conduco come uno che si astiene nelle elezioni. Molti esponenti della sinistra che hanno accettato di essere ospiti ci hanno fatto i complimenti. Gli altri vadano pure in altri talk. Mi dicono che faccio populismo contro la linea politica di Berlusconi per preparare la strada a lui stesso: un po' arzigogolata come tesi...».

E lunedì come farà? Andrà in onda ininterrottamente dalle 20,30 a mezzanotte?

«Eh sì, Paolo darà la linea a Del Debbio (ma solo al lunedì). Cambio di camicia e via. Però saranno due programmi diversi: la striscia quotidiana, essendo più corta, dovrà avere argomenti più stringati e aggredire velocemente la tematica del giorno. Dopodomani parleremo ovviamente del Presidente, ma visto in chiave di soluzione dei problemi concreti».

Alle 20,30: un orario da brivido contro Otto e mezzo di Lilli Gruber, Affari tuoi e Striscia la notizia...

«Cercheremo di capire se c'è uno spazio anche per noi. Del resto, al lunedì sera abbiamo avuto contro di tutto: da Celentano a Lerner, a Formigli, alla fiction, eppure il pubblico ci ha seguito con attenzione».

Come vede Rete4 sempre più dedita all'informazione?

«Una bella sfida, intelligente e interessante».

Come mai, dopo tanti anni a Mediaset, lei è «sbocciato» tutto in un colpo? Prima Mattino 5, poi Quinta colonna e ora la striscia quotidiana...

«Mah... io sono sempre stato me stesso. Ero molto contento quando facevo Secondo voi. Poi mi hanno chiesto di co-condurre Mattino 5. Si vede che, dopo 400 puntate, mi hanno notato... Comunque mi spiace molto lasciare Federica Panicucci».

Forse nella scelta ha pesato anche il suo modo di condurre sereno e moderato, senza che paia sempre che stia cascando il mondo...

«Perché il mondo non casca e non si rialza con la politica. Io non ho questa concezione messianica. Nessuno ha il potere di salvare l'Italia, ognuno dà il suo contributo».

E lei, che ha contribuito a fondare Forza Italia, come la vede?

«Che c'è un gran casino, siamo in attesa di un governo e intanto la povertà cresce».

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