Cultura e Spettacoli

Eleonora Giorgi rivela: "Ero schiava dell'eroina"

L'attrice, ospite di Maurizio Costanzo, ha raccontato gli anni difficili della dipendenza dalla droga e di come ne è uscita grazie all'amore

Eleonora Giorgi rivela: "Ero schiava dell'eroina"

Eleonora Giorgi ha raccontato gli anni difficili della sua gioventù ribelle al ‘Maurizio Costanzo Show’. Dopo aver sconvolto Caterina Balivo a ‘Vieni da me’, l’attrice ha ripercorso la spirale discendente che la portò alla dipendenza dalla droga. Tutto iniziò quando il suo fidanzato del periodo, l’attore Alessandro Momo, perse la vita in un incidente in moto a soli 17 anni. Era il 1974 e fu l’inizio di un momento davvero complicato.

Ero schiava dell’eroina”, ha spiegato la Giorgi. “Allora la droga era una piaga – continua – era stata come un contagio per tutta la nostra generazione. Fu l’amore per Angelo Rizzoli ad aiutarmi a uscirne. Di solito è difficile uscirne. Io mi sono innamorata e in un mese ne sono uscita e non l’ho mai più toccata. Non a tutti, però, capita questa fortuna perciò ragazzi tenetevi lontani da quella roba”.

Eleonora Giorgi: "Io schiava dell'eroina"

Non è la prima volta che l’attrice, 65 anni, rivela alcuni dettagli del suo passato turbolento. Ospite di Peter Gomez a ‘La confessione’, Eleonora Giorgi aveva raccontato che il matrimonio con Rizzoli non fu proprio felice: quando l’editore era in carcere, perché il suo nome era comparso negli elenchi della P2 rinvenuti a Villa Wanda, una proprietà di Licio Gelli a Castiglion Fibocchi, per evitare la bancarotta chiese alla moglie “di contattare Agnelli, Craxi, Andreotti. Andai da quest’ultimo, che mi gelò chiedendomi cosa sapessi delle azioni del Nuovo Banco Ambrosiano”.

Io ero nel pieno della mia carriera – ha spiegato – e improvvisamente notai che tutto intorno a me era diverso, anche sul set. Mio marito ridicolizzava quell’elenco e negava completamente: quando gli ho chiesto di cosa si trattasse, mi ha risposto: ‘Cosa ne so, si tratterà di un club di amici, figurati se io sto con il compasso e i cappucci in testa. Io non accetto critiche da nessuno, meno che mai da te: se ti va è così, altrimenti la porta è là’”.

Da Rizzoli l'attrice chiese poi la separazione nel 1984.

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