Cultura e Spettacoli

"Faccio l'erotomane ma so recitare anche il dramma"

Esce "Horrible Bosses 2", commedia spiritosa sul sesso. Ma Jennifer Aniston prepara "Cake", pellicola sul soprannaturale

"Faccio l'erotomane ma so recitare anche il dramma"

da Los Angeles

È o non è incinta? (non lo è). Si sposa o non si sposa? (sì si sposa). Jennifer Anistonis, al mondo Aniston (californiana di origine greca), ha compiuto 45 anni e continua a riempire le copertine dei tabloid e bersagliare i social coi pixel col suo affascinante involucro, i celebrati capelli testimonial degli shampoo Revlon e una carriera (lanciata da Friends ) che continua a stupire. Adesso è di nuovo impertinente, sessualmente aggressiva, anzi vera ninfomane costretta addirittura alla terapia per sesso-dipendenti in Horrible Bosses 2 (a Natale in Italia), seguito della fortunata commedia del 2011. La Aniston completa così il suo quartetto provocante e contro-casting (lei, da Friends in poi fulgido esempio dell'adorabile ragazza della porta accanto), di cui fanno parte We're the Millers e Wonderlust . Ma nel frattempo ha finito di girare il dramma romantico/soprannaturale Cake (una cosa alla Ghost ), dove per la prima volta farà molto sul serio. Una recente foto mostrava un leggero rigonfiamento. «È solo un po' di pancetta da quarantenne, che mi è venuta dopo aver girato Horrible Bosses 2 », esclama lei ridendo durante il nostro incontro a Los Angeles per il lancio del film. Dopo il suo celebre divorzio da Brad Pitt nel 2005, e i suoi flirt con divi come Vince Vaughn e la rockstar John Meyer, la Aniston è adesso ufficialmente fidanzata allo scrittore/regista/attore Justin Theroux, nipote del noto scrittore Paul Theroux. Hanno promesso di sposarsi con festa privata nella mega-villa da 25 milioni a Bel Air, poi luna di miele alle Hawaii, secondo i bookmaker. In Horrible Bosses 2 l'attrice si riunisce al trio Jason Bateman, Charlie Day e Jason Sudakis che tramano vendetta contro i loro boss. Torna anche Kevin Spacey (in galera alla fine del primo film), entra in scena Christoph Waltz come un imprenditore semi-nazi, mentre la Aniston riprende il ruolo della dentista erotomane Julia Harris, ancora più scatenata nonostante la terapia.

Jennifer, si diverte a mettere in difficoltà i maschi?

«Una piccola rivincita femminista. Storicamente è la donna vittima di pesanti avance maschili sul posto di lavoro. Ben venga un po' di caricatura all'incontrario».

Non è mai apparsa così sexy come da quando ha compiuto 40 anni, ne conviene?

«È frutto della sicurezza che una donna acquisisce in se stessa. A me è successo così. Dal punto di vista, diciamo, della disinvoltura, non sono stata precoce. Però intendiamoci: non confondetemi con Julia. Sono monogama, mi piace farlo con un solo uomo. Alla volta!». (Scoppia a ridere).

È contro la chirurgia estetica?

«Come contro i boss orribili. Mi spezza il cuore vedere tante donne della mia età, anche colleghe qui a Hollywood, che per combattere la natura e un normale invecchiamento si sottomettono a quelle atroci mutilazioni. E alla fine sul loro volto non vedi che l'angoscia di una persona insicura che non sa arrendersi al fatto che l'età passa per tutti».

Crede che passati i 40 anni le donne sicure di sé, come lei, mettano gli uomini in soggezione?

«Gli uomini di qualsiasi età temono le donne forti di qualsiasi età».

In Cake lei recita contro-corrente: una donna in grave crisi.

«Interpreto una donna con problemi di tossicodipendenza, problemi di controllo della rabbia e depressione con tendenze suicide dopo che un tragico incidente l'ha lasciata sottosopra. Un ruolo che non avevo mai affrontato prima. Un ruolo de-glamour che ho trovato molto liberatorio».

Perché liberatorio?

«Perché fino adesso, da Friends in poi, mi sono sentita in dovere, come attrice, di presentare il lato piacevole e rassicurante della vita. Poi ho osato la cattiveria in queste recenti commedie. Ma Cake è un dramma e per la prima volta metto in scena la vera sofferenza».

È il miglior momento della sua vita?

«Decisamente. Non mi sono mai sentita così a mio agio, anche se la faccenda della gravidanza mi scoccia un po'. Nemmeno fossi la principessa Kate. La mia pancia sotto il microscopio: mi cresce un po' e tutti a fare il toto-gravidanza senza nemmeno chiedermi niente. Ho provato terapie della fertilità ma non hanno funzionato. Con Justin vorremo mettere su famiglia, l'orologio biologico continua a ticchettare ed è vicino all'ora, non dico dell'allarme, ma a quella dei conti.

Va bene, vorrà dire che se non succede presto qualcosa, adotteremo, che è una nobilissima decisione».

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