Cultura e Spettacoli

Fausto Brizzi ospite a Verissimo: "È stato un anno complicato"

Fausto Brizzi, ospite nel salotto di Verissimo questo pomeriggio per presentare il suo ultimo film, avrà l'occasione di parlare anche dell'anno difficile passato a difendersi dalle accuse di molestie

Fausto Brizzi ospite a Verissimo: "È stato un anno complicato"

Fausto Brizzi ospite, questo pomeriggio, a Verissimo, il programma condotto da Silvia Toffanin in onda su Canale 5. Il regista sarà in studio per presentare il suo ultimo film, Modalità Aereo, insieme a parte del cast. Nello studio della Toffanin, infatti, ci saranno anche Paolo Ruffini, Violante Placido, Caterina Guzzanti e Dino Abbrescia.

L'intervista, però, sarà anche l'occasione per Fausto Brizzi di parlare pubblicamente dell'anno che si è appena lasciato alle spalle e che è stato caratterizzato da accuse di molestie a seguito di un servizio andato in onda dal programma Le Iene. Circa dietri attrici, infatti, avevano parlato ai microfoni del noto programma, denunciando comportamenti ambigui e vere e proprie molestie da parte del regista di Notte Prima degli Esami. Persino Asia Argento, una delle prime a denunciare Harvey Wenstein nel caso più discusso a Hollywood dello scorso anno, si è scagliata contro il regista. Fausto Brizzi, però, si è sempre professato innocente e l'archiviazione del caso sembra avergli dato ragione, nonostante il processo mediatico a cui è andato incontro.

"È stato un anno complicato", ha dichiarato. "Il mio unico obiettivo era trovare l'umore giusto per scrivere un film divertimente e Modalità Aereo lo era". Fausto Brizzi ha dichiarato che a salvarlo è stata l'ironia, una sorta di ancora di salvataggio, ma anche la vicinanza delle persone che aveva intorno. "La vera terapia è stato circondarmi di persone che mi vogliono bene. Questa cosa mi ha permesso di passare da duemila numeri sulla rubrica del cellulare a circa cento. Capisci chi sono le persone superflue e quali quelle fondamentali."
Proprio a questo proposito, il regista ha parlato anche delle continue fughe che era costretto a fare per via della stampa, che lo seguiva ovunque: "Molte persone, che ritenevo solo conoscenti, mi hanno dato le chiavi della loro casa da utilizzare in caso di emergenza.

Giravo con le chiavi di una quindicina di abitazioni sparse in tutta Italia."

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