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Ferragni e Fedez, bufera sul matrimonio: pure il Mise di Di Maio vuol vederci chiaro

Bufera sul matrimonio di Feder e Chiara Ferragni: nelle polemiche sul volo brandizzato "Ferragnez" irrompe pure il ministero di Di Maio

Ferragni e Fedez, bufera sul matrimonio: pure il Mise di Di Maio vuol vederci chiaro

Al matrimonio di Chiara Ferragni e Fedez potrebbe entrarci pure Luigi Di Maio. Non come invitato, certo. Ma in quanto vertice del Mise. Per ora si tratta solo di indiscrezioni, ma secondo quanto apprende l'Adnkronos, "il Ministero dello Sviluppo economico guidato da Di Maio si starebbe informando sulla vicenda del gate dell'aeroporto di Linate interamente dedicato da Alitalia al volo per la Sicilia utilizzato da Fedez e dagli invitati per raggiungere la promessa sposa Ferragni".

La vicenda era già finita nel mirino del Codacons, che già promette espost all'Enac per i servizi che l'aeroporto di Linate e Alitalia hanno riservato ai due futuri sposi. Al rapper e alla fashion blogger, infatti, Linate avrebbe "ha dedicato un intero gate, modificando addirittura i display luminosi, dove al posto del nome della destinazione con meteo e orario di decollo sarebbe comparsa la scritta 'Ferragnez'". Mentre Alitalia, faceva notare il Codacons, "avrebbe disposto un servizio totalmente brandizzato 'Ferragnez' per i due fenomeni dei social network: dal biglietto aereo ai gadget di bordo".

Il Mise, che è il ministero cui i commissari di Alitalia fanno riferimento, vuole quindi vederci chiaro. Intanto pure il Pd, per voce di Michele Anzaldi, ha chiesto a Danilo Toninelli, che invece è a capo del Mit, di "stigmatizzare la decisione di personalizzare biglietti e schermi con il logo Ferragnez" considerate "le difficili condizioni economiche della compagnia".

Dal canto suo Alitalia, in una nota, ha voluto precisare quanto successo: "Non si sono registrati disagi per i passeggeri in partenza dallo scalo di Milano Linate - scrive la compagnia - Si è trattato di un cosiddetto volo 'dedicatò, ossia di un volo di linea (già previsto nella programmazione operativa della Compagnia) riservato ad un unico gruppo di viaggiatori che, quindi, erano gli unici al gate dell'aeroporto milanese. Si precisa inoltre che non si è trattato di una sponsorizzazione, ma di un normale accordo commerciale da inquadrare nella campagna pubblicitaria dell'azienda

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