Cultura e Spettacoli

Al Festival Totti manda in gol la «coppia dei campioni»

Dopo gli ascolti record all'esordio, Conti-De Filippi giocano con il Pupone. Giorgia emoziona l'Ariston

Laura Rio

nostro inviato a Sanremo

Con un bottino di undici milioni di spettatori da appuntarsi sul petto, Carlo e Maria, come sono ormai noti agli italiani, hanno volato agilmente sulla seconda serata del Festival. Passati i primi momenti di emozione e di incertezza, nel giorno del debutto la nuova coppia d'oro della televisione ha trovato sempre maggiore sintonia con il passare delle lunghe ore della diretta, e ieri è sbocciata: tutto è andato in scioltezza. Ormai, tanto, hanno vinto: dopo tanto lottare di Sky e dei nuovi broadcaster per trovare spazio, loro due sono riusciti a ricostituire il duopolio storico di Rai e Mediaset: a guardarli l'altra sera c'era uno spettatore su due. «Pure Pier Silvio Berlusconi, il capo di Mediaset - scherza la De Filippi - che mi ha mandato un bouquet di fiori per dirmi che mi era vicino».

Carlo e Maria, come li chiama Crozza: lui veloce come un treno, gioioso, battutista; lei lenta, seria, pensante, che pare sempre attonita per quel che accade intorno. Lui che dà il ritmo, lei che si ferma a riflettere con gli angeli dei terremotati o che racconta con passione la storia del lavoratore esemplare che non ha mai fatto un giorno di malattia in vita sua. Insomma, l'alchimia l'hanno trovata, forse anche un po' troppo: qualche guizzo in più ci vorrebbe.

Ieri la serata è trascorsa come da canovaccio con Francesco Totti al posto di Raoul Bova a fare da snodo tra una canzone e l'altra. Di prassi le battute sulla batosta inflitta dalla Roma alla Fiorentina, il campione giallorosso contro il tifoso fiorentino, poi emozioni con i goal più belli in campo e nella vita e immancabile il ritornello di un successo sanremese del passato: il pupone nazionale sceglie Si può dare di più dei mitici Tozzi-Morandi-Ruggeri. Emozione infinita con l'apparizione di Giorgia mentre intona Vanità, il brano dell'ultimo album Oronero e soprattutto quando parte con il medley dei suoi successi, da Come saprei, la canzone con cui vinse il Festival nel 1995, alla splendida Di Sole e D'Azzurro.

Ma ieri è stata anche la serata dei giovani, delle nuove proposte, presentate in apertura per non lasciarli dimenticati all'una di notte: sfida tra i primi quattro Marianna Mirage, Francesco Guasti, Braschi, Leonardo Lamacchia (lui e Guasti passano il turno). La gara dei big si è aperta con Bianca Atzei, grintosa nell'esecuzione del testo scritto da Kekko dei Modà, seguita da un sorprendente Marco Masini in versione elettronica. A seguire l'imponente Sergio Sylvestre, il vincitore dell'ultima edizione di Amici, con la sua voce soul e le parole regalategli da Giorgia, poi lo struggente Gigi D'Alessio con l'omaggio tenero e malinconico alla mamma uscita troppo presto dalla vita, il sempre delicato Michele Bravi, una Paola Turci conturbante e quasi dance, Francesco Gabbani ironico e trascinante. Tra uno Zarrillo vintage e una Chiara elegante, si passa alla coppia Nesli e Alice Paba decisamente mal assortita per arrivare all'ultimo duo in gara, Raige e Giulia Luzi, che gioca a provocare. Da ricordare l'intervento di Sveva Alviti, attrice di cui sentiremo ancora parlare, che interpreta Dalida nel film in onda mercoledì prossimo su Raiuno: sul palco intona Ciao Amore, Ciao, il brano che Tenco cantò a Sanremo nel 1967 insieme alla sfortunata diva italo francese poche ore prima di togliersi la vita. Il tocco internazionale è dato dall'istrionico Robbie Williams che regala un mix dei suoi successi e da Mister Matrix, il bell'attore Keanu Reeves che ha dovuto affrontare un «colloquio» con la De Filippi. Spazio alla comicità con Crozza in collegamento da Milano e con il trio creato per l'occasione Flavio Insinna, Gabriele Cirilli, Enrico Brignano, risposta romana al trio Conti-Pieraccioni-Panariello.

Pax comica, musicale, televisiva, Carlo e Maria regnanti.

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