Cultura e Spettacoli

Il film del weekend: "Predestination"

Ethan Hawke protagonista di un insolito quanto intrigante thriller sui paradossi temporali, dotato di narrazione rompicapo e colpi di scena

Il film del weekend: "Predestination"

Scritto e diretto dai fratelli Spierig, due gemelli australiani, "Predestination" è un thriller che nasce come adattamento di un racconto del 1959 di Robert A. Heinlein, "All You Zombies". A rendere l'opera accattivante è l'impianto narrativo non convenzionale grazie al quale lo spettatore assiste a vicende che vanno dal 1945 al 1993 non nell'ordine in cui sono avvenute ma attraverso continui balzi temporali. Il protagonista è un agente segreto (Ethan Hawke) che viaggia nel tempo nel tentativo di catturare un misterioso e spietato terrorista che gli sfugge da tutta la vita. Deve fermarlo prima che riesca a mettere a segno un attentato a New York che provocherebbe migliaia di vittime. A questo scopo, si reca nel 1970 e, fingendosi un anonimo barista, spinge un enigmatico avventore (Sarah Snook) a raccontargli la sua storia. Siamo in un film low-budget, costato appena cinque milioni di dollari, ma che non ha bisogno di effetti speciali per tenere incollata l'attenzione del pubblico. "Predestination" mischia più generi cinematografici: la fantascienza, il dramma, il noir e il poliziesco.

La trama è densa di mistero, avventura e non è priva di qualche dilemma filosofico; richiede di essere seguita nei dettagli perché costruita come un contorto e bizzarro puzzle. A un certo punto il pubblico in sala si sentirà spaesato esattamente come il protagonista, parte di un cervellotico rompicapo in cui ha smarrito la direzione. L'effetto è voluto, del resto il film, fin dal titolo, sembra suggerire che, in mezzo alla baraonda di paradossi temporali, l'unica coordinata fissa sia l'ineluttabilità del destino. La ricerca della propria identità e la circolarità del tempo sono gli altri temi principali di questa insolita pellicola che deve parte del suo fascino alle ottime interpretazioni di Ethan Hawke e Sarah Snook. "Predestination" è intrigante, ritmato, magistralmente recitato e tecnicamente ben realizzato eppure quel che può lasciare insoddisfatti è il repentino accavallarsi di colpi di scena nel finale: si tratta di rivelazioni che forse non sorprenderanno lo spettatore più attento e smaliziato ma che senz'altro lasciano molto a desiderare sul piano della logica, della coerenza e della sostenibilità narrativa.

Ad ogni modo, nel complesso, siamo di fronte ad un film dalle grandi ambizioni, che poteva rivelarsi davvero rischioso da realizzare e invece va a segno e merita di essere visto.

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