Cultura e Spettacoli

Fiorello batte il Fisco: niente tasse sugli show

Lo showman, Rosario Fiorello, ha battuto il Fisco che gli chiedeva il versamento dell'Irap. Cassazione: "La sua non è un'impresa"

Fiorello batte il Fisco: niente tasse sugli show

Rosario Fiorello ha vinto la sua battaglia contro il Fisco. Lo showman ha incassato il verdetto favorevole della Cassazione che ha sottolineato come è ingiusto "supporre che un'attività produttiva di ingenti guadagni" possa comportare un obblico fiscale pari a quello di un'impresa. Di fatto viene messa fuori gioco la contestazione dell'Agenzia delle Entrate che ha rivendicato il pagamento dell'Irap da parte di Fiorello. Infatti l'Irap è una imposta che sostanzialmente viene chiesta alle imprese. E dunque non può esser chiesta allo showman per il suoi spettacoli in tout in giro per l'Italia. È su questo punto che si basa la decisione della Corte e che scinde il concetto da azienda da quello dell'attività artistica dello showman. Di fatto non viene definita la tipologia d'impresa di Fiorello ma la sua attività professionale viene inquadrata non come una aziendale. Lo showman porta in giro per l'Italia alcune persona con cui lavora da diversi anni, ma non per quetso motivo l'intero staff e lo stesso Fiorello vengono etichettati come azienda. Adesso il ricorso, dopo il verdetto della Suprema Corte passerà ad una Commissione tributaria che dovrà decidere sull'importo contestato che ammonta a 156.761 euro.

Insomma per i legali dello showman si apre uno spiraglio che può mettere definitavamente il Fisco con le spalle al muro.

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