Cultura e Spettacoli

Forte racconta le avventure di Cesare nel regno di Ade

Rino Cammilleri

L'ipotesi è suggestiva. Si immagina che alle Idi di Marzo si sia svolta una sceneggiata: Cesare ha finto di morire e i congiurati hanno solo finto di ucciderlo. A che scopo? Per permettere al padrone di Roma di uscire di scena definitivamente onde dedicarsi a più esaltanti avventure. L'autore è Franco Forte, che di mestiere fa il direttore delle collane Mondadori da edicola e lo scrittore di romanzi storici. La sopravvivenza di Cesare l'ha messa in atto nel precedente romanzo: Cesare l'immortale, oltre i confini del mondo. Qui Cesare raduna uno staff di fedelissimi e coopta anche due personaggi che, per la storia vera, dovrebbero essere morti: Spartaco e Cicerone. Il primo, sappiamo che fu crocifisso da Crasso. Il secondo fu suicidato da Ottaviano. Invece, seguono Cesare che parte per l'estremo Nord insieme a un piccolo esercito di fidati. Vuole andare nientemeno che nel Regno degli Dei a strappare il segreto dell'immortalità. Seguendo vecchie leggende. Nella seconda puntata, Cesare il conquistatore, alle sorgenti della vita (Mondadori, pagg. 320, euro 19,50), l'obiettivo è il Regno dei Morti per bagnarsi, come Achille, nel fiume Stige e acquisire l'invulnerabilità. Si risolve che l'Ade deve trovarsi oltre le sorgenti del Nilo e si parte. L'azione si svolge dopo la battaglia di Azio e la morte di Antonio. Durante il lungo e periglioso tragitto Spartaco muore. Muore anche Bruto.

In compenso c'è una new entry, Cleopatra: anche di lei è stato inscenato il finto suicidio. La spedizione risale il Nilo e affronta clima, insetti, animali feroci, scontri coi nativi. Inseguiti, a loro insaputa, da chi vuol vendicare la morte di Antonio. E qui il romanzo balza a piedi uniti nel fantasy. Rimasti unici superstiti, Cesare, Cicerone e Cleopatra entrano nel Regno dei Morti e ci trovano esattamente quel che la mitologia greca prevede: Caronte il traghettatore, il cane Cerbero dalle tre teste, Proserpina, Plutone. Più, ovviamente, i morti. Le reminiscenze mitologiche aiutano i nostri a decifrare ciò in cui si imbattono: Tantalo e il suo supplizio, Ulisse e l'indovino Tiresia, Teseo e Piritoo.

Riuscirà Cesare a uscire da lì? E, soprattutto, riuscirà la sua impresa? Naturalmente non sveliamo il finale.

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