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Avolte dopo la prima stagione di una serie non vale più molto la pena di parlare. Non è così per Fargo di cui a breve vedremo la terza versione su Sky Atlantic (da lunedì 8 maggio alle 21 e 30). Ispirata dall'omonimo film dei fratelli Coen e prodotta da Noah Awley, questa fiction ha la capacità di mantenersi fedele a se stessa -neve, sangue, destini incrociati, e il beffardo agire del caso e le distese del Minnesota - e di cambiare ogni volta praticamente tutti i personaggi o quasi.

Questa volta la scena del crimine si sposta nel 2010 nella cittadina di Eden Valley, che di edenico però ha soltanto il nome. Al centro della vicende ci sono i due gemelli Emmit e Ray Stussy, entrambi interpretati da Ewan McGregor. Emmit è «il re dei parcheggi del Minnesota», ma le cose gli girano male, in un momento di crisi, decide di chiedere un prestito di un milione di dollari alla malavita. E si trova così invischiato nei ben pianificati affari di alcuni criminali d'alto bordo. Ray invece è sfigatissimo e odia il fratello e questo lo porterà a trovarsi invischiato nell'assassinio, non pianificato, di un vecchio residente della cittadina (tutto per un francobollo). Dal lato della legge, invece, a vedersi scaricata nel pasticciaccio brutto sarà la figliastra dell'anziana vittima Gloria Burgle (Carrie Coon). Come capo della polizia si vedrà costretta a gestire una serie di sfortunati e feroci eventi ben al di là di quello che dovrebbe essere il normale tran-tran di uno sceriffo.

Per il resto a dominare è il paesaggio che è sempre il miglior protagonista di Fargo, che resta una serie da vedere.

Il che, alla terza stagione, non è affatto scontato.

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