Cultura e Spettacoli

Gigi D'Alessio e il debito con Valeria Marini: "I suoi avvocati vogliono più soldi"

Nel corso della puntata di Domenica Live è stato ospite Gigi D'Alessio che ha voluto fare qualche precisazione sul suo debito con Valeria Marini. Il cantante ha spiegato che tutto non si è ancora risolto per colpa degli avvocati della showgirl

Gigi D'Alessio e il debito con Valeria Marini: "I suoi avvocati vogliono più soldi"

Dopo diverso parlare sul debito con Valeria Marini, Gigi D'Alessio si presenta negli studi di Domenica Live per dare la sua versione dei fatti.

Il cantante napoletano, nel corso di una lunga intervista con Barbara D'Urso, ha affrontato diversi temi. Poi è arrivato il momento di toccare quello più delicato, quello dei 200 mila euro di debito con Valeria Marini. "Hanno ingigantito tutto, si confondono mutui e ipoteche - esclama - Gigi D'Alessio -. Voglio precisare una cosa: non ho mai rilasciato quell’intervista al Corriere della Sera in cui ho detto che dovrò cantare per 15 anni per pagare i debiti".

Poi il cantante continua: "Mi dispiace parlare di Valeria che ha battezzato mio figlio con l'ex marito. I panni sporchi si lavano in famiglia, ma dopo che è uscita questa notizia, devo fare qualche precisazione. Ho sempre detto che moralmente ho ragione io, sulle carte ha ragione lei. Poi uno nella vita dipende quello che vuole far valere: la morale o le carte. Tutto qua. Poi se io inizio a parlare escono gli articoli, parlano gli avvocati e Valeria Marini ha un bell'avvocato che costa un sacco di soldi. Questo accordo non si è ancora chiuso perché il suo avvocato vuole più soldi di quanto dovuto. I miei legali ritengono che non sia giusto. E allora dico, mettetevi d'accordo voi su quello che devo fare perché sta storia non può più andare avanti. Per ora stanno parlando attraverso fax, mail".

Gigi D'Alessio, dopo aver precisato cosa sta accadendo con Valeria Marini, confessa: "Io dico, tutti possiamo commettere errori, solo chi fa può sbagliare. Se ho voluto affrontare questa avventura, è perché avevo un sogno. Questa occasione mi dà possibilità di dare 3000 posti di lavoro al Sud.

Non posso tirare ancora le somme, perché parlo di una persona che non è presente e di un altro che è in prigione, per ora, aspetto, mantengo gli impegni assunti e contemporaneamente, faccio il lavoro che è la mia vita".

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