Cultura e Spettacoli

Una gran storia tra finzione e realtà

Da Federico II ai neonazisti un thriller avvincente di Maurizio De Fino

Giovanni Terzi

Il romanzo Il piede di Federico, scritto da Maurizio Odoardo De Fino (Boogie edizioni) scrittore lucano è il racconto ambientato in Italia nel 1998 che vede come protagonista una giovane laureanda, Marta Bontempi, accusata di omicidio. L'Italia raccontata da De Fino è diversa da quella attuale: siamo poco prima dell'entrata in Europa ed il nostro paese era concentrato verso quella importante novità.La scrittura semplice anima le pagine di questo libro dalla trama avvincente e dalla costruzione storica impeccabile, dove la finzione del noir si fonde con l'iperrealismo storico che riguarda la vita di Federico II. Il romanzo s'intreccia anche con l'esoterismo, dove una profezia di Nostradamus (decima centura settantaduesima quartina) legata all'imperatore Federico II cambierà la vita della protagonista, la giovane Marta. In questa ricerca spasmodica, volta a scagionarsi dall'accusa di omicidio, Marta deve seguire un unico flebile indizio che la porterà tra Roma e Palermo a porsi alcune domande esistenziali.

Le domande di Marta per risolvere un giallo storico diventano inevitabilmente quelle del lettore che in un processo di condivisione con la protagonista si lascia trascinare nella avvincente trama. Domande come: in quale complotto si trova implicata Marta? Che cosa cercano i neonazisti nella cattedrale di Palermo? Chi è la donna misteriosa deposta nel sarcofago di Federico II? E soprattutto la domanda chiave: chi ha voluto che fosse messa al fianco del più grande imperatore dell'ultimo millennio e perché?

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