Cultura e Spettacoli

«GrandArt» esalta la vera pittura

Da Iudice a Christo opere in mostra a Milano dal 9 al 12 novembre

Emanuele Beluffi

«GrandArt vuole essere una fiera che omaggia la tradizione italiana in una città come Milano, che ha visto nascere e affermarsi importantissimi movimenti artistici, valorizzando quei pittori e artisti che continuano a dipingere, scolpire, ricercare fuori dalle facili mode». Così Angelo Crespi, membro del comitato scientifico della fiera d'arte moderna e contemporanea interamente incentrata su pittura e arte figurativa, che inaugurerà la prima edizione nello sciccosissimo Mall di Piazza Lina Bo Bardi a Milano giovedì 9 novembre fino a domenica 12. Perché proprio la pittura? Diamo i numeri: il 70% del mercato globale è fatto di pittura, dei «top lot» sopra il milione di dollari 178 sono dei «classici», cioè pittura a olio su tela, mentre solo 31 sono rappresentati da altre tecniche, il che vuol dire che installazioni e concettualismi abbaiano ma non mordono, alla fine il mercato è dominato dalla pittura. Le aspettative a GrandArt sono alte, con gallerie di primordine selezionate da un comitato scientifico di tutto rispetto, cioè Federico Rui e Lorenza Salamon, con Angelo Crespi, Marta Mazzotta, Stefano Zuffi e Bianca Cerrina Feroni. Vedremo giovani artisti di valore come Alfio Giurato, Fabio Giampietro, Annalù Boeretto insieme a Maestri consolidati come Guttuso, Pistoletto, Pericoli e pezzi da novanta come Christo e Von Stuck.

Quando l'arte mainstream è dominata da opere stratosferiche che fanno solo notizia, GrandArt sembra una scelta controcorrente ma, come diceva Erasmo da Rotterdam sulla follia, «non vergognarsi mai e osare tutto: pochissimi sanno quale messi di vantaggi ne derivi».

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