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Il "grande atteso" torna a giocarsi l'estate Rovazzi canta con Loredana Bertè e J-Ax

Il brano si intitola «Senza pensieri»: «Critico l'utilizzo eccessivo dei social»

Il "grande atteso" torna a giocarsi l'estate Rovazzi canta con Loredana Bertè e J-Ax

Ma figurarsi se Rovazzi si perde un'estate. Dopo 13 dischi di platino e 500 milioni di visualizzazioni su Youtube negli ultimi anni, da oggi pubblica Senza pensieri che già sulla carta non fa prigionieri. I featuring sono di Loredana Berté e J-Ax che in pratica sono una garanzia. Lei ha un singolo che funziona in radio (Tequila e San Miguel), lui ha pubblicato Ostia Lido che senza dubbio si giocherà il primato tra i tormentoni dell'estate. E poi la produzione è di Merk & Kremont, una coppia di produttori che forse al grande pubblico non dirà molto ma che è tra le più aggiornate e creative del momento (curiosità: nel duo c'è Giordano Cremona, figlio dell'attore, comico e illusionista Raul).

Insomma, anche a questo giro Fabio Rovazzi scende in campo al momento giusto, ossia a inizio luglio quando l'identikit del tormentone inizia davvero a prendere forma.

E il pop-funky di Senza pensieri ha gli strumenti necessari per entrare altissimo nelle rotazioni radiofoniche e diventare uno degli slogan di quest'estate. Dopotutto, le canzoni che segnano questo periodo devono avere due tratti distintivi essenziali. Il primo è l'arrangiamento capace di intercettare più generazioni.

Il secondo è un testo pieno di «slogan», ossia di versi che possono diventare simboli di un periodo.

E in questo (più che nella musica), Rovazzi è un maestro già dal suo primo successo Andiamo a comandare, che è stato il primo tormentone imposto «dal basso» ossia dai teenagers sganciati dalla comunicazione dei grandi mass media. In questo Rovazzi è stato realmente un apripista che ha creato una tendenza. In questo brano canta «nella testa ho un buco nero, spendo più soldi per sentirmi più leggero», che sembra una critica (giusta) all'esagerazione spendacciona di questi tempi. In fondo Rovazzi ha sempre avuto questa caratteristica, ossia mescolare l'alto e il basso, il tratto popolare con quello più intellettuale. Anche quando gli parli, Fabio Rovazzi è totalmente diverso dai luoghi comuni che mescolano l'artista pop alla superficialità. Lui è uno che ha le idee chiare e le sue idee sono spesso all'avanguardia.

Non a caso in un verso di Senza pensieri lui canta «Senza pensieri nessuno vuole problemi, solo fake news e clickbaiting, baby». In poche parole ha fotografato uno dei problemi di questo periodo, confermando l'abilità del pop di sintetizzare in pochi versi quelli che sono gli argomenti all'ordine del giorno. «Travolti dallo stress delirio universale, basta solo non pensare, il mondo finirà non ti devi preoccupare, pronti con la prova costume per il riscaldamento globale» canta in Senza pensieri. È un modo giocoso, e molto estivo, di portare in musica argomenti che sono di attualità nei «bureau» più determinanti del pianeta. E, alla fine, questa è la forza dell'esile, riservatissimo Rovazzi: riuscire a sganciarsi dalla mediocrità e inserire pensieri profondi nel proprio pop.

PG

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