Cultura e Spettacoli

"Grazie all'uomo fedele non ho più sensi di colpa"

L'attrice è protagonista della commedia diretta e interpretata dal marito Louis Garrell

"Grazie all'uomo fedele non ho più sensi di colpa"

Marchio di fabbrica: dentini storti in un seducente sorriso alla B.B. E la ragazza venuta dalla Corsica, Laetitia Casta, che Yves Saint Laurent fece sfilare vestita di rose solamente, oggi è un'attrice solida e una quarantenne molto bella. Maritata con il cocco del nuovo cinema francese, il 34enne Louis Garrel, che la dirige nella commedia romantica L'uomo fedele (dall'11 in sala), Laetitia porta un miniabito di pizzo nero, un piccolo chignon e sandali con tacco a stiletto. «Louis mi ha fatto un regalo, scegliendo me come protagonista del suo film», si schermisce la «French girl». Tre figli, due dei quali da Stefano Accorsi, e un triangolo amoroso, al cinema, per la modella che stavolta è Marianne, alle prese con il suo Abel (Garrel), ma soprattutto con la giovane antagonista, interpretata dalla figlia di Johnny Depp, Lily-Rose, pronta a sfilarle l'uomo.

Com'è stato lavorare con suo marito?

«Mi sono stupita del suo talento. Anche se a volte, se mi dava le battute, non capivo se mi stesse dirigendo o recitando. Prima di cominciare, gli ho detto: Facciamo che tu incontri un'attrice ed io un attore. Ha funzionato. Poi, a teatro avevo finito Scene di vita coniugale, di Bergman. Questo mi ha aiutato. Anche se lui, sul set, è un'altra persona: impressionante!».

La sua Marianne, nel film, è una donna gelosa. Nella vita vera, lei lo è?

«Mi piace la gelosia giocosa: è un modo per far capire a chi ami che ci tieni. Ma quella ossessiva è insicurezza».

Per costruire il suo personaggio, a chi si è ispirata?

«Leggendo il copione, ho capito che era come una piccola musica, molto bella ma difficile. E ho cercato subito la generosità del personaggio, staccandomi principalmente dal senso di colpa. È bello che una donna non abbia sensi di colpa: mi sono detta che anche nella mia vita agirò così! Guardo ad Anna Magnani e a Gena Rowlands».

Quale tipo di cinema le piace?

«Amo molto la Nouvelle Vague, ma apprezzo anche altre cose. Ho amato Girl e Roma, per esempio. E l'ultimo film di Kechiche, Mektoub my Love. Ho terminato gli studi a 16 anni e questo mi ha causato sensi di colpa. Così cerco di vedere molti film, anche quando sono in aereo.

E di leggere libri: mi rassicurano, perché mi nutrono».

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