Cultura e Spettacoli

Graziotti, il re della balsa riscoperto troppo tardi

Francesca Barbi Marinetti

L'incanto del «vaso» vanvitelliano della Biblioteca Angelica si arricchisce di un'ulteriore bellezza e suggestione. Per la prima volta a Roma sono in mostra fino al 10 febbraio gli spettacolari poliedri di Adriano Graziotti (1912-2000) artista e scienziato geniale per lungo tempo dimenticato. Sessanta poliedri in legno di balsa, di vari colori e dimensioni, alcuni scoperti dallo stesso Graziotti, sono stati ricatalogati, restaurati e messi a disposizione dai Musei Scientifici della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali per essere visibili al pubblico grazie alla preziosa collaborazione dell'Associazione Simmetria (che con il suo Presidente Claudio Lanzi rappresenta il lavoro del Maestro), alla D.d'Arte che ne ha curato l'organizzazione e al sostegno di MetaMorfosi.

All'inaugurazione sono intervenuti studiosi come Biagio Di Carlo e Silvio Maracchia, per avvicinare il pubblico alla comprensione di questa mente complessa, capace di rappresentare la prosecuzione dell'opera geometrica, artistica e matematica dei geni del Rinascimento italiano.

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