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Gucci sfila in sala operatoria: i modelli hanno in mano la loro testa

La passerella di Gucci diventa una sala operatoria, con i modelli che sfilano con la loro testa mozzata in mano alla Milano Fashion Week: è l'idea del direttore creativo Alessandro Michele

Gucci sfila in sala operatoria: i modelli hanno in mano la loro testa

In occasione della seconda giornata della Milano Fashion Week, Gucci ha voluto costruire un set davvero particolare: una sala operatoria in cui i modelli hanno sfilato con in mano la loro testa mozzata. È in questo modo che il noto marchio ha presentato la collezione autunno inverno 2018/2019, sotto lo sguardo di ospiti d'onore come Donatella Versace e Nick Cave.

L'universo ricreato da Gucci in passerella è un mondo cyborg, in cui tutti sono delle identità ibride secondo la tesi espressa nel libro di Donna Haraway, "Manifesto Cyborg", sulle interazioni tra scienza e identità di genere. I modelli, uomini e donne insieme, hanno quindi sfilato con la loro testa clonata e mozzata, tenuta fra le mani. Alessandro Michele, direttore creativo e artefice della peculiare sfilata, insieme al Presidente e CEO Marco Bizzarri, si è interrogato sull'identità di ogni persona e su come la stessa, secondo la tesi cyborg, si possa costruire con un processo che assomiglia a quello di un chirurgo in sala operatoria.

Da qui, l'ambientazione: un set con tavoli operatori piazzati in mezzo al pubblico e ai vip, in cui ad aprire lo show è stata una modella con in mano la copia esatta del suo capo, molto verosimile, grazie al lavoro svolto dallo studio Makinarium che, nel 2015, aveva curato gli effetti speciali della pellicola "Il racconto dei racconti" di Matteo Garrone.

"Viviamo in un'era post umana. Io sono felice di essere nato ibridato, tutti lo siamo. Ci riappropriamo di ciò che vogliamo essere, siamo i dottor Frankenstein delle nostre vite", ha dichiarato il direttore creativo di Gucci.

Una sfilata visionaria, quella in scena alla Milano Fashion Week, per "riflettere sul mestiere dello stilista che taglia, cuce e ricostruisce materiali e tessuti per creare una nuova personalità e identità", ha concluso Michele.

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