Cultura e Spettacoli

Howlin' Wolf e Jimmy Reed ispiratori del ritorno

Ci sono anche quattro brani del re dell'armonica Little Walter e uno del bassista Willie Dixon

Antonio Lodetti

Le prime foto dei neonati Rolling Stones vedono Jagger&Richards (soprattutto quest'ultimo) liceali, alla stazione del metrò, con alcuni dischi di blues sottobraccio. Sono i dischi degli storici (e ormai misconosciuti) personaggi che hanno portato il blues dal Missisippi a Chicago, lo hanno elettrificato e hanno dato il la al r'n'r. Proprio a questi personaggi è dedicato il nuovo album degli Stones, che ripescano i migliori musicisti e autori dell'epoca, quelli che tanto hanno dato alla storia della musica. La maggior parte di essi viene dalla gloriosa band di Muddy Waters, soprannominata «the headhunters» (i cacciatori di testa) per la virulenza con cui suonava e buttava giù i musicisti dai vari palchi per prenderne il posto. Quattro brani, tra cui il singolo Just Your Fool, sono del seminale armonicista Little Walter (morto a soli 37 anni dopo una rissa), uno dei mestri dell'armonica del dopoguerra con il suo suono esuberante, fantasioso e distorto, a ricordare le evoluzioni del sax nel jazz. A Chicago fu protagonista di tutti i grandi successi di Waters, di brani leggendari come That's Allright di Jimmy Rogers e riscosse un notevole successo personale con Juke, brano che è diventato un classico doveroso per ogni armonicista che si rispetti.Commit a Crime è un sincopato omaggio a quel gigante del blues che fu Howlin' Wolf, che coniugò il blues rurale con quello cittadino con un canto ricco di richiami modulati (hollerin') e di veri e propri ululati oltre al suono corposo della sua armonica. Grande bassista ma soprattutto prolifico autore di grandi successi fu Willie Dixon, che contribuì al grande successo di questo stile con classici immortali come Hoochie Coochie Man e che qui regala agli Stones la sofferta I Can't Quit You Baby portata al successo da Otis Rush. All of Your Love è la meritoria riscoperta di Magic Sam Maghett, chitarrista di straordinaria abilità che negli anni '50 e '60 - insieme a Otis Rush e al supervirtuoso della chitarra Buddy Guy - rinnovò completamente il blues di Chicago, esibendosi spesso accompagnato soltanto dalla sua chitarra elettrica.

Jimmy Reed, anch'egli proveniente dal Mississippi, dal '55 al '62 dominò le classifiche con i suoi blues ossessivi e ipnotici di cui è un esempio Hate to See You Go, così come il suo antico sodale Eddie Taylor, meno popolare ma altrettanto valido, rappresentato da Ride 'Em On Down.

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