I Coldplay ritornano elettrici. Con Beyoncé e Noel

Intanto c'è da dire che il nuovo disco dei Coldpaly non delude. Anzi. Non a caso A head full of dreams è uno dei più attesi dell'anno per tanti motivi. Uno è che i Coldplay sono tra le band più seguite del pianeta. L'altro è che il precedente Ghost stories era così intimo e autoriferito che qualcuno (molti) avevano pensato a un punto di non ritorno, una specie di svolta acustica e contemplativa. Invece no. Stavolta i Coldplay fanno i Coldplay e in queste undici canzoni srotolano linee melodiche come si deve. Soprattutto sono riconoscibili, dettaglio non insignificante in un mondo pop sempre più omogeneo. Perciò, soprattutto grazie alla voce di Chris Martin e alla chitarra immancabilmente molto U2 con un pizzico di dolcezza in più, brani come Birds o Hymn for the weekend (con Beyoncè) sono biglietti da visita di una delle ultime band sotto i cinquant'anni capaci di riempire gli stadi di tutto il mondo. E se il lato glamour si soddisfa con Everglow (con la ex di Chris Martin, Gwyneth Paltrow), con Adventure of a lifetime (con Apple e Moses Martin) e con Up&Up, superbrano con Brian Eno, Beyoncé, Noel Gallagher che suona un assolo vintage e soprattutto la fidanzata di Chris Martin ai cori (Annabelle Wallis), il resto compone un disco organico, divertente, destinato a rimanere per un bel po' in classifica. Dopotutto i testi sono onnivori e decifrabili a ogni livello, grondano ottimismo (Amazing day e Fun con la svedese Tove Lo) e regalano quella serenità molto Mulino Bianco della quale il pop ha comunque bisogno (senza citare l'incursione della voce di Obama in Kaleidoscope).