Cultura e Spettacoli

Con i Giöbia largo al rock psichedelico

La band milanese porta in Europa i suoni della San Francisco anni '60

Con i Giöbia largo al rock psichedelico

Si chiamano Giöbia (un termine dialettale lombardo per indicare il pupazzo della strega che viene bruciato nelle feste popolari) ma il loro suono ha il respiro internazionale di chi guarda al sound della mitica San Francisco anni Sessanta intrisa di spiritualità orientale.

Insomma i Giöbia sono una delle band psichedeliche più influenti nel nostro panorama rock e anche all'estero, visto che suonano spesso in Inghilterra e in Germania e che la loro casa discografica è tedesca. Il loro suono è un tuffo nel periodo flower power con lunghi arpeggi di chitarra, intersezioni di sitar ed altri strumenti orientali e accompagnamenti vintage di organo Farfisa, il tutto sostenuto da un robusto tappeto ritmico. Niente nostalgie o ombre del passato, ma una nuova via alla psichedelia che riparte strizzando l'occhio ai gloriosi Electric Prunes, ai Music Machine, ai Kaleidoscope ma anche ai più recenti Kula Shaker.

«Non c'è il punk nel nostro Dna, vogliamo proiettare nel presente i suoni degli anni Sessanta - dice Stefano Bazu, chitarrista, sitarista e cantante della band milanese - non quelli delle jam band sperimentali come i Grateful Dead ma quelli che mischiano rock, blues e sonorità del medioriente come i primi Kaleidoscope americani, gli Electric Prunes ma anche i Gong, e un pizzico di pop inglese». La psichedelia torna di moda, come dimostrano molte realtà internazionali e il grande successo di band australiane come i Tame Impala e i ragazzi si sono ritagliati coi concerti una lusinghiera fetta di fan un po' ovunque. «Siamo partiti con la musica etnica con tocchi psichedelici, il nostro primo disco è stato «garage» ma poi abbiamo trovato la nostra strada. Mantenerci solo con la musica? Per ora non è possibile, non puoi permetterti di lasciare il lavoro e devi conciliarlo con i concerti».

Intanto, comunque, i Giöba suonano e suonano tanto, promuovendo anche il loro ultimo, interessantissimo album Introducing Night Sound. Ed esibendosi a Festival inglesi come lo Strawberry Fields o in spettacoli al fianco degli americani Black Angels. Chi vuole ascoltare le loro ovattate ma eccitanti atmosfere potrà farlo mercoledì al R'n'R di Milano o il 4 ottobre a Roma.

Intanto un loro brano sarà inserito nella compilation inglese Reverb Conspiracy, in uscita a novembre.

Commenti