Cultura e Spettacoli

Incantevole Elhaida: la Mina albanese è «la voce» d'Italia

La giovane cantante che ha vinto The Voice: "Sono cresciuta con la Rai. Ora sogno Sanremo"

Incantevole Elhaida: la Mina albanese è «la voce» d'Italia

Ha vinto Elhaida Dani, non poteva andare diversamente. Qualcuno potrebbe aver voglia di polemica: alla prima edizione di The Voice of Italy ha trionfato un'artista albanese, cantando un inedito in inglese (When love calls your name scritta dal coach Riccardo Cocciante, in uno stile troppo da musical), ma a conti fatti non c'era altra possibilità. Ogni volta che la Dani saliva di tono, non solo il pubblico degli studi di via Mecenate andava in delirio, ma gli altri concorrenti, i competitori, si lanciavano sguardi molto chiari dietro al boccascena: per timbro, estensione, potenza di emissione, swing, la Dani è un talento non comune. Lei stessa più tardi, col candore della diciannovenne, ha detto: «Posso cantare il rock, il melodico, il blues, qualsiasi cosa». E quanto all'italianità: la Dani, cresciuta tra canzoni italiane (il suo modello è Mina), televisione italiana (a lungo Raiuno è stata praticamente la tv di stato in Albania) e lingua italiana, che ha imparato con la madre fin da piccola, è di fatto più integrata di tanti nostri connazionali che sognano la Città degli angeli.
Come Timothy Cavicchini, che, sponsorizzato da Piero Pelù sotto la bandiera del «partito del rock» è arrivato al ballottaggio con la Dani, ma oltre al sex appeal ad uso adolescenziale il presunto rocker di Verona ha mostrato più di una debolezza di interpretazione: in particolare nella sua versione di Sweet Child of Mine dei Guns' n Roses. Peccato per Silvia Capasso, anima soul della squadra Noemi, che della quaterna finalista è stata la prima eliminata, nonostante un inedito, Luce, gradevole e radiofonico. E per Veronica De Simone, forse vittima dell'intento radical-pop della sua coach, una Raffaella Carrà carismatica come una santa e immutabile come l'essere di Parmenide, che ha duettato con lei in un classicone forse troppo vintage: E salutala per me.
Nel complesso la serata è stata un'ottima conclusione per il talent di Raidue: lo share è stato del 14,88 per cento. La formula De Mol, importata e adattata si è rivelata un arricchimento dell'offerta televisiva. A quanto pare il programma riprenderà nella primavera 2014.
Giovedì sera la gara è decollata con gli inediti. Con il televoto, e la lunga liturgica eliminazione dei concorrenti si è arrivati alla sfida finale: Cavicchini contro la Dani. Manco a dirlo è stato trionfo per la ragazza di Tirana, che in premio ha avuto un contratto discografico con la Universal Music. Il primo singolo, la canzone presentata come inedito a The Voice ma col testo in italiano, è in preparazione.
«Durante la gara ci sono stati anche momenti non belli - ha detto a caldo felice a fine serata - ho avuto paura che la mia nazionalità mi potesse penalizzare, ma al dunque ho pensato solo a cantare».
Nel 2010 la Dani aveva tentato l'avventura ad Amici di Maria De Filippi, ed era stata subito eliminata. «Non ho preso così bene la bocciatura, ma se è servito ad arrivare a questo...». Al di là dell'apparenza «in punta di piedi», Elhaida spicca per determinazione: «Ho rinunciato a tutto quello che avevo in Albania per venire in Italia», ha detto al Giornale. La giovanissima cantante, figlia di un impiegato statale e di una casalinga, due fratelli più grandi, condizioni economiche non felicissime, ha iniziato a suonare il pianoforte a sei anni. Da sei mesi dorme a casa di amici, a Formia. Una società di scouting di spettacoli, la Roxyl Music, l'aveva notata durante le prove del suono di un concerto in Albania. «Stava cantando una canzone in albanese», ha ricordato uno dei responsabili, «ma in quel pezzo c'erano tutti i registri del canto. L'abbiamo convinta a seguirci per i provini di The Voice». Da lì l'offerta di appoggio e anche di ospitalità. Subito dopo la vittoria ha detto per prima cosa «sto bollendo dentro». Smaltita l'emozione, partirà per una settimana di trionfo nel paese d'origine.

Ma il prossimo obiettivo, confessato dai produttori, oltre al disco, è Sanremo.

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