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Islamabad contro Homeland: "Denigrato il nostro Paese"

Dopo la Corea del Nord anche il Pakistan si scaglia contro Hollywood. Ai diplomatici pachistani non è piaciuta affatto la quarta stagione di Homeland: "Il nostro Paese non è un inferno pieno di terroristi"

Islamabad contro Homeland: "Denigrato il nostro Paese"

Ai diplomatici pachistani negli Stati Uniti non è piaciuta affatto la quarta stagione di Homeland. Come spiega il New York Post, la popolare e premiata serie televisiva è finita nel mirino con l'accusa di aver che rappresentato il Pakistan come "un inferno" brutto, sporco e pieno di terroristi.

Nell'ultima stagione di Homeland l'agente della Cia Carrie Mathison, interpretata da Claire Danes, è capo stazione dell’agenzia ad Islamabad. E qui dove deve fare i conti con un agente dell'Isi, il servizio segreto pachistano, che esplicitamente fiancheggia i talebani. "Denigrare un paese che è uno stretto partner ed alleato degli Stati Uniti, è negativo non solo per gli interessi di sicurezza nazionale americani ma anche del popolo americano", ha affermato al giornale newyorkese il portavoce dell’ambasciata pachistana a Washington, Nadeem Hotiana. Ancora più severo il giudizio di altri diplomatici, che hanno parlato mantenendo l’anonimato: "Le continue insinuazioni che l’intelligence pachistana sia complice nel proteggere i terroristi alle spese dei civili innocenti non solo è assurda ma è anche un insulto al sacrificio delle migliaia di militari pachistani caduti nella lotta al terrorismo".

Ai diplomatici pachistani, che hanno guardato attentamente tutte e dodici le puntate della quarta stagione della serie tv che si è appena conclusa, ha dato fastidio non solo l’aspetto politico della trama, ma anche il modo in cui viene rappresentata la capitale pachistana. "Islamabad è un città tranquilla e pittoresca con belle montagne e molto verde - afferma uno dei diplomatici - in Homeland viene presentata come un inferno pauroso, una zona di guerra dove vi sono sparatorie ed esplosioni e corpi ovunque. Nulla più lontano dal vero". Completamente sbagliato anche il modo in cui i produttori hanno fatto parlare i personaggi pachistani, sia quando parlano inglese, come se fossero americani, che quando parlano urdu. "L’accento non è quello locale - affermano i più puristi - vengono usate parole assolutamente fuori contesto".

Insomma, ha concluso il portavoce dell’ambasciata, se i producer della serie avessero condotto "un po' più di ricerche sarebbe stato molto meglio".

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